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 2010  maggio 03 Lunedì calendario

ZAMPOLINI Angelo

• Sellano (Perugia) 4 luglio 1953. Architetto. Nell’aprile 2010 gli fu notificato un avviso di garanzia per associazione a delinquere e riciclaggio, tra le operazioni oggetto di indagine l’acquisto di una casa con vista sul colosseo con provviste messe a disposizione dal costruttore Diego Anemone da parte di Claudio Scajola, all’epoca delle indagini ministro dello Sviluppo economico • «[...] la ”tasca” del Gruppo Anemone dai cui conti [...] uscirono [...] 900 mila euro in assegni circolari destinati all’acquisto della casa intestata alla figlia del ministro. O, meglio della sua parte ”in nero”, da occultare anche al Fisco. [...]» (Francesco Viviano, ”la Repubblica” 24/4/2010) • «[...] Chi è Zampolini? Un progettista di fama, che firma il restauro della biblioteca del Senato e sovrintende per conto del ministero dei Beni Culturali al progetto per l’Ara Pacis a Roma, ma soprattutto il direttore dei cantieri di Anemone per il G8 e per i Mondiali di Nuoto. Zampolini risulta essere già stato il tramite di una strana transazione: da Anemone gli vengono girati quattrocentomila euro che serviranno ad acquistare un appartamento per il figlio di Angelo Balducci, in via Latina. Il meccanismo, agli occhi di chi indaga, sembra ripetitivo: anche la casa di Scajola è intestata alla figlia. Sempre nello stesso periodo dal conto di Zampolini escono altri 3-400 mila euro sotto forma di assegni circolari per l’acquisto a Civitavecchia di due appartamenti intestati alla figlia di un generale della Guardia di Finanza, Francesco Pittorru [...]» (Francesco Grignetti, ”La Stampa” 24/4/2010) • «[...] A Roma, Angelo Zampolini è un professionista affermato e conosciuto. Soprattutto nei palazzi che contano. Ha, per dirne una, diretto i lavori per la ristrutturazione della Biblioteca della Camera. E, quando venerdì 23 aprile 2010, bussano alla sua porta i militari della Guardia di Finanza con in mano un avviso di garanzia per riciclaggio e associazione per delinquere, gli crolla il mondo addosso. Chiede di potere essere sentito immediatamente sulle quattro operazioni ”in nero” che gli vengono contestate: gli acquisti della casa del ministro Claudio Scajola (900 mila euro), dell’appartamento di Lorenzo Balducci (435 mila euro), delle due abitazioni del generale della Finanza [...] Francesco Pittorru e di sua figlia Claudia (285 e 520 mila euro). La sera stessa [...] insieme all’avvocato che lo difende, Grazia Volo, è a Perugia, negli uffici dei pubblici ministeri Sergio Sottani e Alessia Tavarnesi. La sua difesa è semplice e rivelatrice. una magnifica chiave per capire ”il sistema”. Anemone – racconta Zampolini – gli è stato presentato nel 2003 da Angelo Balducci, allora Presidente del Consiglio Nazionale dei Lavori Pubblici. Zampolini conosce Balducci da tempo, per aver frequentato cantieri importanti delle opere pubbliche. La sua parola, dunque, i suoi inviti, vanno raccolti con solerzia. Balducci – aggiunge - gli ha spiegato che quel giovane rampollo di una famiglia di costruttori, è ”un emergente”. ”Mi chiese di mettermi a disposizione di Anemone e io lo feci”. Balducci – lo sappiamo – ha ottimi motivi per promuovere Diego Anemone. Ma quel che interessa ed è inedito, nel racconto di Zampolini, è perché al ”giovane emergente” servano dei professionisti affermati e fidati da avere a disposizione. Anemone ha bisogno di ”tasche”. Di canali insospettabili attraverso cui veicolare operazioni per contanti in cui non deve restare traccia dell’origine e dei beneficiari. Per carità, ha già accanto a sé Stefano Gazzani, un commercialista con studio a Grottaferrata, che di acrobazie se ne intende. Perché assiste da sempre la famiglia Anemone - Diego, Luciano, Daniele, Dino, Vanessa – e la sua intricata rete di società e bilanci. Che per lui apre e chiude conti correnti bancari. E su quei conti dispone. Ma, evidentemente, non basta più. Per le operazioni immobiliari serve un altro professionista. Zampolini, appunto. Il lavoro che deve fare – spiegherà l’architetto nel suo interrogatorio – è semplicemente chiudere una serie di operazioni immobiliari di cui Anemone è l’esclusivo dominus. Avrà del contante, molto contante, e tutto quel che dovrà fare è cambiarlo in assegni circolari di piccolo taglio (sotto la soglia che la legge impone per la segnalazione alle autorità di controllo bancarie e di Finanza) da intestare ai venditori degli immobili. Succede con Scajola, con Balducci junior, con il generale Pittorru. Succede – ne sono convinti i pubblici ministeri di Perugia e i militari della Guardia di Finanza – in molte altre occasioni. [...]» (Carlo Bonini, ”la Repubblica” 30/4/2010).