Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2010  maggio 01 Sabato calendario

FRAMMENTO DEI FRAMMENTI CHE RISPONDONO ALLA VOCE "BITTONI, CLIO"


[…] Con la moglie Clio, avvocato, sono sposati dall’ottobre del 1959. Matrimonio in Campidoglio, testimone Gerardo Chiaromonte. Il viaggio di nozze in treno e corriera a San Gimignano, Siena. I primi anni vissero a Napoli. Lei curava le cause dei braccianti agricoli campani e ricorda con soddisfazione di quando il marito andava a fare i comizi ad Acerra, dove lo additavano: «Vedi, quello è il marito dell’avvocato nostro». Poi nel 1966, quando fu rieletto deputato, tornarono a Roma. La casa, sempre quella da allora, si trova in via dei Serpenti (rione Monti). La lasciarono solo dal ’92 al ’94 per l’appartamento che era stato abitato da Nilde Iotti per tredici anni, a Montecitorio. Ricorda la signora Napolitano: «Arredato in maniera gradevole e femminile, i divani a fiori, però lì alle sette si rimaneva assolutamente soli». [6]

Chi è la moglie. Clio Bittoni, figlia di Diva Campanella e Amleto Bittoni, che la concepirono quand’erano confinati a Ponza. Lì conobbero un compagno greco che aveva una figlia di nome Clio: il nome, in quanto laico, piacque e lo scelsero per la loro bambina. I nonni la battezzarono di nascosto e la chiamarono Maria. Dopo la Liberazione la madre la portava in sezione per infinite discussioni sul voto alle donne: «Mi annoiavo moltissimo e spesso mi facevo delle dormitine». Di professione avvocato, è stata per anni libera professionista, poi è passata alla Lega delle cooperative, ufficio legislativo. Lasciò quel lavoro nel 1992, quando il marito fu eletto presidente della Camera: «Non mi sembrava il caso di continuare, visto che io, nel mio ruolo professionale, avevo come interlocutori i presidenti delle commissioni parlamentari». Ha seguito lo spoglio del voto mentre sbrigava le faccende domestiche. [10]
[…] La moglie Clio Bittoni: « molto pignolo, si irrita quando vede delle sciatterie. Gli errori quando uno parla: comincia a dire ”mica si dice così, mica si pronuncia così”. Questa è una cosa che mi fa arrabbiare moltissimo. Lui mi ritiene molto aggressiva perché io perdo subito le staffe, a me piace litigare, mi piace alzare la voce, invece Giorgio è sempre uno che ragiona. Quando lavora in casa ascolta la musica ad alto volume». [6]

Uscita: Il Foglio dei Fogli 15/05/2006. [6] Carmelo Lopapa, la Repubblica 9/5; [10] Maria Corbi, La Stampa 10/5;

***
[…] Clio Bittoni, la moglie di Giorgio Napolitano «che con quei suoi cappelletti sembra fare concorrenza alla regina Elisabetta. Una volta l’ho vista attaccare Lucia Annunziata, ammazza che furia... Anche Lella Faglio, la moglie di Bertinotti, «sono donne che stanno più a sinistra dei mariti. Bella tosta anche lei: quando mi incontrerà adesso saranno guai...» [UMBERTO PIZZI].

Franco Adriano, ItaliaOggi 3/4/2008, pagina 7.

***
«Giorgio Napolitano eletto presidente della Repubblica. La moglie Clio Napolitano assume per l’occasione un nome più patriottico. Si chiamerà Multipla Napolitano» (Gene Gnocchi).

Onda n. 22 2006

***
[…] Carlo Bernardini, illustre fisico, marito della donna che ha investito Clio Napolitano sulle strisce pedonali all’uscita del Quirinale. […].

Alessandra Arachi, Corriere della Sera 4/7/2007

***
[…] Ha rischiato quindi Clio Napolitano quando a Stromboli, anni fa, riprese la [NAOMI] Campbell perché faceva baccano. La moglie dell’attuale presidente della Repubblica se la cavò con qualche insulto.

Novella 2000, n. 33, 13/08/2009, p. 85

***
[…] Napolitano ha assistito alla Carmen dal palco reale insieme alla moglie Clio, al sindaco di Milano, Letizia Moratti, e al presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni. […].

il Giornale 12/12/2009