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 2010  aprile 29 Giovedì calendario

RICICLAGGIO DI DENARO FRA FALSE FATTURE E UN FILM MAI REALIZZATO - C

orruzione, abuso d’ufficio e soprattutto: riciclaggio. Ed è proprio da quest’ultima ipotesi di reato, il riciclaggio, che emergono le maggiori novità dell’inchiesta di Perugia sulla ”cr icca” che gestiva i ”Grandi eventi” della Protezione Civile. Milioni di euro che prendevano strani percorsi e spesso giravano, secondo l’accusa, in modo che se ne perdessero le tracce. Ai metodi classici se ne affiancavano altri più originali. Si va dalle fatture taroccate per il G8, ai ”risparmi indebiti” - nove milioni di euro - nell’affare ”Mondiali di nuoto”. Il colpo di genio sarebbe concentrato in un assegno milionario: era destinato alla produzione di un film. Mai realizzato. Nell’attesa che si chiarisca chi debba indagare – il gip ritiene che per questi reati sia competente la Procura di Roma - resta un fatto: dagli atti emergono nuovi episodi di corruzione. E ruotano - ancora una volta - intorno alla Protezione civile e ai ”Grandi Eventi”. Vediamo quali e, innanzitutto, riepiloghiamo fatti e personaggi. Angelo Balducci, Fabio De Santis e Claudio Rinaldi gestivano, da pubblici ufficiali incaricati dal governo, i ”Mondiali di nuoto di Roma 2009”, il ”G8” che si sarebbe dovuto tenere alla Maddalena e il ”150esimo anniversario dell’Unità d’Italia”. Parliamo di budget da centinaia di milioni di euro. Del ”G8” si occupò anche Mauro Della Giovampaola, oggi agli arresti, mentre una serie d’imprenditori - Diego, Daniele, Dino e Luciano Anemone, con Vanessa Pascucci – tra società e consorzi beneficiarono di una serie d’appalti. Ma gli inquirenti scoprono altri due personaggi: il commercialista Stefano Gazzani e l’architetto Angelo Zampolini sarebbero i ”r iciclator i del denaro provento dai delitti contro la pubblica a m m i n s t ra z i o n e ”. Avrebbero agito, secondo la Procura, come ”s o g ge t t i intermediari per la dazione delle somme oggetto della corruzione”. Per esempio. Dalle piscine a San Marino. Angelo Balducci, Claudio Rinaldi si occupano dei mondiali di nuoto. Si autorizzano una serie di interventi edilizi, tra i quali, ”l’ampliamento del Salaria Sport Village”, che appartiene alla Società Sportiva Romana, ”riconducibile – scrive l’accusa - all’imprenditore Diego Anemone”. Il punto è che, da un lato, Balducci e Rinaldi abusano del loro potere e, dall’altro, Anemone, risparmia nove milioni di euro. Soldi che avrebbe speso se l’ampliamento fosse avvenuto in ”regime ordinario”. In ”re - lazione” a questo atto avveniva una ”corresponsione di denaro, per una somma al momento non determinata, che veniva girata in conti esteri intestati ai pubblici uf ficiali”. Tra i conti, nel caso di Rinaldi, ve ne sarebbe uno a San Marino, intestato alla madre come prestanome. Se non bastasse, intorno al circolo sportivo, ruotano altri affari. Gli inquirenti scoprono che viene portata a ”compimento l’operazione immobiliare iniziata da Filippo Balducci e Diego Anemone con l’acquisto dell’area immobiliare di agro romano limitrofa al circolo che, a tal fine, avevano acquistato, procurandosi così l’ingiusto profitto dell’incremento del valore immob i l i a re ”. Infine, il danno ”ar recato” al Comune di Roma: ”che non incassava contributi, per la costruzione, per circa 9,6 milioni di euro”. Dieci milioni di fatture. La Procura scopre anche una decina di fatture ”per operazioni inesistenti” emesse a favore di Mauro Della Giovampaola e altre due persone, per un importo di 1,1 milioni di euro, ”aventi a oggetto collaborazione professionale prestata con riferimento ai lavori realizzati nell’ambito delle opere realizzate per il G8 della Maddalena, emesse al solo fine di documentare costi inesistenti e abbattere il reddito imponibile degli utilizzatori”. Ma c’è di più. ”Uccidimi” era il titolo di un film che non è mai andato in sala. Ma qualcosa avrebbe girato lo stesso: assegni. E parecchi. Infatti: anche in questo caso s’ipotizza il riciclaggio. Ecco come: secondo l’accusa sarebbe stato verso 1,2 milioni di euro ”sul conto della Stefano Gazzani Communications”. Poi sarebbero stati emessi ”assegni per 1,1 milioni di euro intestati Blu International G.F. Srl”. E il destinatario finale della somma? Secondo l’accusa sarebbe Lorenzo Balducci, figlio di Balducci, che la Blu International G.F. ”aveva contrattualizzato per il film ”Uccidimi’, opera mai realizzata”.