Raffaello Masci, La Stampa 29/4/2010, p. 88, 29 aprile 2010
DOMANDE E RISPOSTE: IL COMITATO E’ IN CRISI?
Nel 2011 si celebrano i 150 anni dell’Unità d’Italia. In che modo?
Ci saranno celebrazioni ed eventi come ci furono per i 50 e per i 100 anni. Si inizierà il 5 maggio con una cerimonia, presieduta dal Capo dello Stato, presso lo scoglio di Quarto, a Genova, da dove partirono i garibaldini nel 1860.
Come sono organizzate queste celebrazioni?
Al vertice di tutto c’è il Presidente del Consiglio che, con un suo decreto, ha nominato un comitato interministeriale, presieduto dal ministro del Beni culturali e costituito da molti altri ministri, per gestire l’intera operazione con il supporto tecnico di una «struttura di missione» allestita presso Palazzo Chigi.
Quello dell’Unità d’Italia è un tema sensibile. Come ci si è regolati?
Il presidente del Consiglio ha nominato, a questo scopo, un comitato di garanti, presieduto dal Capo dello Stato emerito, Carlo Azeglio Ciampi, e costituito da alte personalità della vita culturale italiana.
Ma Ciampi non si è dimesso da questo comitato?
In effetti, il 21 aprile scorso, il presidente Campi ha fatto pervenire le sue dimissione, motivate da «ragioni anagrafiche». Qualcuno ha voluto leggere dietro questa scelta un dissenso rispetto alle linee guida fornite dal governo.
Si sono dimessi anche altri membri del comitato?
Per il momento la scrittrice Dacia Maraini ed i giuristi Gustavo Zagrebelsky e Giovanni Conso. Ma ci sarebbero malumori all’interno del Comitato e altre dimissioni potrebbero seguire: si è parlato del regista Ugo Gregoretti e della scrittrice Marta Morazzoni, ma ancora non ci sono atti formali in questo senso.
Perché questi dissensi?
Perché la politica ha (o avrebbe) mandato dei segnali discordi su questa materia. Secondo alcuni osservatori la Lega Nord non giudicherebbe l’Unità nazionale e il sistema di valori che essa comporta, allo stesso modo di altre culture presenti sia nella maggioranza che nell’opposizione. Il comitato dei garanti, in questo clima, si sarebbe trovato un po’ a disagio.
In che cosa consistono le celebrazioni?
La struttura di missione, che ha sede a Roma, ha organizzato un vasto programma di celebrazioni, mostre, iniziative e anche grandi opere. Intanto si è cercato di valorizzare e, all’occorrenza, restaurare, i luoghi legati al processo unitario, e ne sono stati censiti 245: da Curtatone a Custoza, da Quarto a Sapri, da Porta Pia a Roma fino alla chiesa di santa Croce a Firenze dove giacciono le «urne dei forti» cantate da Foscolo. Ma ci sono anche 280 musei, grandi e piccoli, che conservano memoria del Risorgimento italiano. Per non dire degli itinerari storici sparsi in varie città, come i luoghi delle cinque giornate a Milano, per esempio.
Quali città saranno coinvolte?
Tutte le città maggiori. Una concentrazione speciale sarà sulle città che sono state (o sono) capitali nazionali: Torino, Firenze, Roma.
A Torino che cosa ci sarà?
Torino e il Piemonte si sono dotati di un apposito comitato per queste celebrazioni, in quanto Torino non è stata solo la prima capitale, ma anche il motore dell’unità. Da marzo 2011 si apriranno quattro importanti mostre a Venaria Reale e alle Officine Grandi Riparazioni.
Cosa riguarderanno?
Una si chiama «fare gli italiani» e riguarda la costruzione dell’identità nazionale, un’altra di carattere soprattutto artistico sarà sull’Italia e le Italie, cioè come si è passati da una cultura locale a una nazionale, un’altra sarà sul cibo e una quarta sul futuro: come saremo tra 50 anni.
Quante e quali saranno le opere pubbliche in cantiere per l’occasione?
Sono stati realizzati vasti programmi, con finanziamenti di quasi 400 milioni tra nazionali e regionali, ma non tutti sono stati ancora approvati e messi in cantiere. Solo a titolo di esempio, possiamo citare le opere già varate dal consiglio dei ministri, che sono: il nuovo palazzo del cinema a Venezia, l’Auditorium di Firenze, il Parco Dora Spina a Torino, il restauro del Broletto di Novara, il Parco del Ponente Ligure a Imperia, il Museo nazionale di Reggio Calabria, l’Auditorium di Isernia.
Dove è possibile avere informazioni?
Il governo ha realizzato il sito www.italiaunita150.it dove si trovano tutte le informazioni di carattere nazionale. Per il comitato piemontese si può consultare il sito www.italia150.it ma è molto interessante visitare anche www.iluoghidellamemoria.it che sarà attivo dall’estate prossima e raccoglie una sorta di archivio a disposizione soprattutto delle scuole e che sopravviverà oltre l’anno 2011.