Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2010  aprile 28 Mercoledì calendario

42MILA PENSIONI IN MENO

Quarantaduemila pensioni in meno è il dato più eclatante del rapporto annuale che l’Inps ha presentato ieri alla Camera. Il numero di assegni al 31 dicembre 2009 era pari a 16.053.965, in calo dello 0,26% (-42.208 in cifre assolute) rispetto ai trattamenti in vigore nel 2008. Le nuove pensioni accolte e liquidate nel corso del 2009 sono state 697.098, a loro volta in drastica diminuzione del 4% (-29.136 in cifre assolute) rispetto alle 726.234 del 2008.
Perché questo calo, se l’età media continua ad aumentare? Secondo l’esperta di previdenza Elsa Fornero (che dirige il Cerp) in parte dipende dalle nuove norme che hanno dimezzato la domanda di pensioni di anzianità, ma gioca anche il fatto che «in tempo di crisi chi ha un lavoro tende a tenerselo stretto e a rinviare il pensionamento, che è una scelta irreversibile di cui ci si potrebbe pentire».
Continua però a galoppare la spesa, e così pure la sua incidenza sul prodotto interno lordo, anche se (a leggere bene i numeri) questo potrebbe essere meno grave di quanto sembra. Nel 2009 l’Inps ha sborsato 173,1 miliardi di euro, in crescita del 3% rispetto al 2008, in cifre assolute 5 miliardi in più. E l’incidenza sul prodotto interno lordo di questa voce è salita dal 10,69% all’11,32%. Ma ancora Elsa Fornero commenta: «Quest’aumento di peso rispetto al Pil non è così traumatico se si considera che il prodotto lordo è caduto di più del 5% per colpa della crisi».
Aumentano, nonostante i controlli, anche i beneficiari di pensioni di invalidità civile (2,6 milioni di persone, +4,5%) e la relativa spesa: 16 miliardi di euro, pari a un +4,9%.