Financial Times, 28 aprile 2010, 28 aprile 2010
Il governo di Hamas sta alzando le tasse per combattere la crisi finanziaria. Questo mese sono state alzate le tasse sulle sigarette, i carburanti e le i prezzi delle licenze dei negozianti
Il governo di Hamas sta alzando le tasse per combattere la crisi finanziaria. Questo mese sono state alzate le tasse sulle sigarette, i carburanti e le i prezzi delle licenze dei negozianti. Anche i prodotti clandestini che arrivano dall’Egitto vengono tassati. Il governo è in difficoltà, difatti gli stipendi dei suoi 25-30mila dipendenti vengono pagati in ritardo (e a volte solo in parte) da due mesi. Non si conoscono precisamente le origini di questi problemi. Qualcuno dice che dall’estero (anche dall’Iran) sono arrivati pochi soldi quest’anno, qualcun altro dice che Hamas ha investito male i suoi fondi sui mercati finanziari. I soldi con cui Hamas gestisce gaza arrivano per il 90% dai benefattori esteri, e solo per il 10% dalle tasse.