Guido Compagna, Il Sole-24 Ore 28/4/2010;, 28 aprile 2010
GUI: DALLA COSTITUENTE AL ”68 PASSANDO PER LA LOCKEED
Luigi Gui, morto ieri a Padova all’età di 95 anni,è stato uno dei più rappresentativi dirigenti della Dc del dopoguerra. Deputato alla Costituente è stato più volte ministro tra gli anni 60 e 70 (Pubblica istruzione, Difesa, Sanità e, infine, all’Interno nel quarto governo Moro. Allo statista poi assassinato dalle Br fu particolarmente vicino, tanto da essere considerato un moroteo, anche se le sue origini, da buon veneto, erano dorotee.
Persona di grande garbo, stimata in Parlamento anche dagli avversari politici, fu coinvolto nello scandalo della Lockheed, accusato con Mariano Rumor e Mario Tanassi di aver ricevuto mazzette per favorire la fornitura dei C 130 all’Aeronautica militare.Dopo la messa in stato di accusa da parte del Parlamento, in seguito alle conclusioni della Commissione parlamentare presieduta da Mino Martinazzoli, che aveva scagionato Rumor, Tanassie Gui, come previsto per ministrio ex ministri, furono giudicati dalla Corte costituzionale (questa procedura eccezionale è stata poi abrogata). La Corte, presieduta da Paolo Rossi (già capo di una corrente di destra del Psdi), il primo marzo del 1979 assolse con formula piena Gui e condannòa due anni e quattro mesi di reclusione Tanassi, poi affidato alle cure dei servizi sociali.
A difendere Gui nel dibattito parlamentare fu, oltre al giovane parlamentare sardo Mario Segni, Aldo Moro che, rivolgendosi a coloro che avevano messo sotto accusa quello che giudicavano il regime democristiano, ebbe a dire: «Onorevoli colleghi che ci avete preannunciato il processo sulle piazze, vi diciamo che noi non ci faremo processare». Era il 10 marzo 1977. Un anno dopo le Brigate rosse avrebbero rapito e assassinato l’onorevole Moro.
Si può associare al nome del compianto costituente democristiano la nascita del movimento sessantottino nel nostro Paese. Le prime dure occupazioni delle Università italiane, cominciarono nel 1967 dalle manifestazioni di protesta contro l’ipotesi di riforma universitaria avanzata dall’allora ministro della Pubblica istruzione Gui.