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 2010  aprile 28 Mercoledì calendario

ALLARME PANTEGANE - E A PARIGI IMPERVERSANO SEI MILIONI DI RATTI

Si infilano ovunque: negli appartamenti e nei negozi, ovviamente. Ma anche nei motori delle auto. Sono i topi di Manhattan, orde che adesso hanno deciso di invadere anche uno dei più esclusivi quartieri della città, l’Upper East Side.
A giudicare dalle denunce che fioccano alle autorità e sui quotidiani - l’avanzata dei roditori è stata riportata ieri sulle colonne del Wall Street Journal New York è davanti alla più grave infestazione in decenni. Una scoperta che trova conferma nelle rilevazioni delle squadre incaricate dall’amministrazione comunale di tenere il conto di questa popolazione clandestina. La densità maggiore spetta al Distretto 12, la punta settentrionale di Manhattan ai confini con il Bronx: il 73% delle ispezioni organizzate dal Dipartimento della Sanità ha trovato indiscutibili tracce di ratti. E nel resto di Manhattan, Upper East compreso, la percentuale non è molto da meno: supera il 30% e spesso il 45 per cento.
Un vero censimento per l’intera città resta avvolto nel mistero, affidato a stime tra i 28 e i cento milioni, forse dieci topi per ciascun abitante. La certezza è però che si sono moltiplicati di pari passo con l’invecchiamento delle infrastrutture. E che stanno creando ormai un problema economico e di budget: prima dell’invasione il sindaco Michael Bloomberg, per risparmiare in tempi di magre entrate fiscali, aveva in programma di eliminare proprio decine di funzionari comunali specializzati nella derattizzazione.
Il fenomeno non è limitato alla capitale finanziaria americana: in Gran Bretagna in dieci anni i ratti sono quasi raddoppiati a 80 milioni. E a Parigi in passato i residenti sono stati arruolati a forza, pena denunce, in una guerra senza quartiere ai topi dentro le loro case e le loro aziende. Ma a Manhattan i roditori hanno aperto una nuova frontiera, spezzando l’ultimo tabù: assediano quell’East Side che è da sempre considerato la patria della vecchia ricchezza cittadina. La responsabilità dell’inedita invasione - sostengono i newyorchesi ormai capaci di de-streggiarsi tra diverse specie di roditori, dal topolino "domestico" ai ratti norvegesi (i topi di fogna) fino agli agili ratti dei tetti è tutta della metropolitana. Anzi, dei piani di espansione dei treni sotterranei: dopo decenni di progetti a singhiozzo, gli scavi per una nuova linea che corra lungo la mal servita Seconda Avenue sono cominciati seriamente tre anni or sono e sono in pieno svolgimento. Purtroppo avrebbero avuto come effetto collaterale e indesiderato quellodi disturbare e mettere in moto un esercito di topi. Negli anni scorsi aveva fatto scalpore, nell’immaginario collettivo, un video di topi che scorrazzavano in un fast food cittadino, provocando per reazione la chiusura di non pochi ristoranti. La nuova emergenza è nel racconto di episodi ancora più scioccanti: «Di notte sembra che la strada stessa si muova», dice al Journal Walter Johnson, fattorino 60enne che dal 1976 vive all’angolo tra 93esima strada e Seconda Avenue. Un supermercato, T&Y Groceries, ha riposto tutte le mercanzie in robusti contenitori di plastica per salvarle dalla furia divoratrice dei roditori. E una mattina il signor LeRoy Washington, dopo aver girato la chiave d’accensione della sua Toyota,l’ha sentita vibrare stranamente. E alzando gli occhi ha fatto in tempo a vedere nove ratti fuggire da sotto il cofano, dove avevano pasteggiato a cavi elettrici e si erano fatti il nido con carta di giornali.