Giuliana Ferraino, Corriere della Sera 28/04/2010, 28 aprile 2010
DA MYKONOS A SANTORINI, E’ SEMPRE CORSA ALLE CASE
La crisi greca per ora non tocca le case per le vacanze sulle isole elleniche. «I prezzi degli immobili sul mare restano alti», afferma Vassilios G. Savvas, titolare dell’Italy Bureau Stelnet, una società di consulenza aziendale per l’export con sede nel Peloponneso, affiliata all’italiana Stelnet e, da qualche anno, anche agente immobiliare specializzato in clientela italiana, visto che si è laureato in architettura a Pescara. « vero – osserva Savvas’ si registra un leggero calo del prezzo degli immobili, ma è piccolo, intorno al 5%». E «non riguarda le case di pregio, a pochi passi dall’acqua cristallina». In questo segmento «l’offerta resta scarsa», perché «chi ha una casa sul mare, preferisce non vendere». Così negli ultimi 5-6 mesi, mentre precipitavano i conti pubblici greci, sul mercato immobiliare «non è cambiato nulla». E, se i titoli del Tesoro greco diventano spazzatura e la Borsa di Atene crolla, «il mare e il cielo restano lì», aggiunge Savvas con filosofia. «La Grecia non è un Paese dell’Est, non è la Romania o l’Ungheria. Le strutture qui ci sono e funzionano. Anche se crolla tutto, questi immobili non perderanno molto valore. La verità è che la richiesta di case in Grecia da parte dei turisti stranieri è enorme: dall’Italia, dalla Francia, dalla Germania, più di recente anche dalla Russia». Le isole più ricercate? Le Cicladi. A Paros, ad esempio, una villetta di cento metri quadrati sul mare costa sui 400-500 mila euro, gli stessi valori dell’anno scorso. Il prezzo può essere addirittura più alto. L’isola più cara? Mykonos, dove la stessa villa arriva a costare anche un milione. O Santorini. Chi cerca pace, però, opta per la tranquilla Koufonissia. Semmai «il mercato in questo momento è fermo». Con tutto quello che sta succedendo in Grecia, «chi vuole comprare casa, aspetta che succeda qualcosa». Si immagina contraccolpi sul mercato immobiliare. E le transazioni sono come congelate. «Continuiamo a ricevere molte richieste di informazioni. Noi mandiamo foto e planimetrie degli immobili. Ma poi i clienti preferiscono attendere invece di fare un’offerta», racconta Savvas. Che giudica «sensata» la prudenza. «Fra un po’ si faranno sentire di gli effetti delle misure del governo. Hanno già cominciato a tagliare i salari dei dipendenti pubblici. Poco a poco i greci diventeranno inevitabilmente meno ricchi. E, forse, fra qualche tempo si potrà spuntare qualche sconto sul prezzo delle case. Ma non mi aspetto niente di clamoroso».
Giuliana Ferraino