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 2010  aprile 27 Martedì calendario

QUANDO OCCORRE LA LAUREA QUANDO SI PU FARNE A MENO

Lei ha fatto una carriera diplomatica e giornalistica senza aver mai conseguito una laurea. Come lei anche molti suoi coetanei di grande spessore intellettuale e morale, hanno ottenuto posizioni di prestigio senza finire il percorso di studi universitari. Lei crede che una persona nata negli ultimi 20/30 anni, non laureata, in un mondo sempre più burocratizzato dove la classe dirigente esce da poche e selezionate scuole, abbia le sue stesse possibilità?
Matteo Pietrella
mpietrella@yahoo.com.au
Caro Pietrella, rispondo anzitutto alla domanda d’ordine generale: se sarà ancora possibile, in futuro, fare una buona carriera senza la laurea. Non si può prescindere da un titolo di studio per i mestieri in cui lo Stato o un ordine professionale deve verificare la competenza del candidato. Per evitare l’affollamento, lo Stato e l’ordine professionale sono costretti a fare una preselezione e si affidano, per l’appunto, al «pezzo di carta» richiesto in tutti i concorsi. Le stesse considerazioni valgono per le aziende dove il curriculum vitae è ormai il primo dei criteri che permette al datore di lavoro di individuare le persone adatte alle sue necessità.
I percorsi «anomali» saranno ancora possibili per i «figli d’arte», vale a dire per coloro che ereditano un’azienda, che hanno una forte vocazione naturale o che sono allevati in famiglia a fare il mestiere dei genitori. probabile, ad esempio, che Renzo Bossi, dopo una faticosa licenza liceale, smetta di studiare senza che questo gli impedisca di avere domani un seggio parlamentare e dopodomani un posto di sottosegretario. possibile che un galoppino elettorale, militante nelle file di un partito, dimostri di avere uno spiccato talento per la politica e cominci a fare strada senza titoli di studio. possibile che un giovane di bottega abbia una intuizione intelligente, crei la propria azienda e riesca ad affermarsi senza avere bisogno d’inviare il suo curriculum vitae a un datore di lavoro. Ma nella grande maggioranza dei casi il titolo di studio sarà sempre più necessario.
Approfitto della sua lettera per correggere una informazione sbagliata, nata da un equivoco di cui sono responsabile soltanto in parte. In una occasione pubblica ho detto che mi sono sempre rimproverato di non avere terminato un corso di laurea in scienze politiche all’Università di Genova quando mancavano soltanto tre esami alla discussione della tesi. Credo di avere detto contemporaneamente che quella sarebbe stata la mia seconda laurea (mi sono laureato in giurisprudenza a Milano nel 1952). Ma chi mi ascoltava ha colto soltanto una parte della mia conversazione e ha diffuso la voce secondo cui sarei diventato ambasciatore senza passare alcun esame. Molto lusinghiero, ma falso.
Sergio Romano