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 2010  aprile 27 Martedì calendario

UNA TRE GIORNI PER IL MAXXI

cominciato il conto alla rovescia per il Maxxi: a un mese dall’apertura al pubblico il Museo nazionale delle arti del XXI secolo ha finalmente stabilito il giorno dell’inaugurazione e messo a punto il progetto delle mostre. Ad annunciare il programma, ieri mattina, il presidente della Fondazione Pio Baldi, la direttrice della collezione di arte Anna Mattirolo e la direttrice della collezione di architettura Margherita Guccione. La festa comincia il 27 maggio e andrà avanti per tre giorni. Coinvolgerà non solo il Maxxi, ma anche il Macro, che negli stessi giorni aprirà in anteprima la nuova ala progettata da Odile Decq, e il mercato dell’arte contemporanea che presenta la consueta fiera The Road to Contemporary Art, mentre già dal 16 maggio la galleria Borghese ospiterà l’opera dell’artista bulgaro Nedko Solakov, in collaborazione con Maxxi e Unicredit.
Il 27 ci sarà l’inaugurazione con i ministri Sandro Bondi dei Beni culturali e Matteoli dei Lavori pubblici, e, forse, alle 17 il presidente Giorgio Napolitano, la cui presenza è ancora in fase di trattativa. Il 28 è prevista la grande festa di inaugurazione. «Inviteremo a visitare in anteprima il museo con l’allestimento delle mostre i rappresentanti alti della cultura italiana, Premi Nobel e Oscar, biologi, fisici, filosofi, scrittori, da Rubbia a Montalcini, da Dulbecco a Salvatores, per invogliarli a interagire con la cultura dell’arte. Alle 19.30 festa a inviti riservati», anticipa Baldi. E annuncia che la giornata del 29 è concepita come un omaggio a Roma. Il Maxxi, dice, è anche il museo della città e i romani hanno diritto ad avere un intero giorno tutto per loro, in cui potranno visitarlo gratis, prenotando on line al sito www.fondazionemaxxi.it (attivo dal 4 maggio). Non mancherà il contributo da parte dell’Auditorium Parco della Musica. «La festa avrà per i tre giorni un accompagnamento musicale sperimentale dal vivo - prosegue Baldi - a cura della Fondazione Musica per Roma con cui inizia una collaborazione».
Altre novità di rilievo vengono dal fronte sponsor: il Maxxi sta cercando collaborazioni con privati e ha aperto un confronto con Terna, Telecom Bmw e Fendi. Scopo: il finanziamento del Maxxi, costato 150 milioni di euro e ora bisognoso di aiuti per gli allestimenti. Il ministero dei Beni culturali ogni anno eroga un contributo di oltre due milioni e mezzo di euro. Ma non bastano. «Contiamo anche sui fondi di Arcus che quest’anno è stato molto generoso - rileva Pio Baldi - anche se crediamo che il prossimo anno non riuscirà ad esserlo altrettanto a causa dei tagli». Dichiarato l’intento di far sistema con i musei di arte contemporanea di tutta Italia e di stringere un accordo con il Comune capitolino, per evitare di promuovere iniziative che si sovrappongano in modo sgradevole. Quindi si attiverà una specie di comitato informale per mettere in sintonia i programmi di Maxxi e Macro, ma anche del Palaexpò e delle Scuderie del Quirinale. Luca Massimo Barbero, direttore del Macro, ha confermato: «L’idea è di fare una piattaforma comune per lavorare nel campo dell’arte contemporanea. Il rapporto col Maxxi è buono nonostante le correnti d’aria».
Intanto si aprono le porte delle collezioni, anche se per un allestimento permanente bisognerà aspettare gennaio 2011. Per il momento, una parte delle trecento opere d’arte acquistate dal museo confluiranno nella mostra «Spazio», che accoglie anche opere dalla collezione di architettura. In un percorso che si snoda all’interno e all’esterno dell’edificio progettato da Zaha Hadid, saranno esposte una novantina di opere che dialogheranno con le installazioni «site specific» di dieci studi di architettura internazionali. Il percorso comprende un’opera di Studio Azzurro e un omaggio a Fabio Mauri. Una retrospettiva sarà dedicata a Gino De Dominicis e un’altra all’architetto Luigi Moretti. Non mancano gli artisti più giovani come Kutlug Ataman, nato a Istanbul, che presenta il progetto Mesopotamian Dramaturgies, composto da otto opere video che riflettono sul rapporto tra Oriente e Occidente.
Lauretta Colonnelli