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 2010  aprile 28 Mercoledì calendario

Lorenzi Paolo

• Roma 15 dicembre 1981. Tennista. Quando il 27 aprile 2010 ricevette la prima convocazione per la Coppa Davis (Italia-Olanda) era il n.96 del mondo, quarto degli italiani dopo Seppi, Starace e Fognini • «[...] nato a Roma (’Ma tre giorni dopo ero a Siena”) [...] pedalava nei challenger, diviso fra una incostante vocazione per la Medicina - suo babbo, Mario, è chirurgo - e l’ambizione di mettere i piedi nel circuito che conta. Volenteroso, giramondo, il più autarchico e indipendente degli italiani, con un talento per le variazioni e il rovescio lungolinea, gli occhi azzurri, il boccolo biondo e la leggerezza di certi angeli che sciamano contro il paesaggio nei quadri del Sassetta. Un antidivo di vocazione, contradaiolo del Nicchio, zona Pantaneto, ma tifoso della Fiorentina; con la concretezza dei toscani ma senza le loro asprezze. Sembrava destinato a nuotare per sempre nell’acquario dei destini incerti, Lorenzi, fra quota 150 e 400 della classifica Atp. Del resto nel tour maggiore aveva giocato solo una partita, nel 2007 a Barcellona. Invece: un 2009 da formica intelligente e coraggiosa, speso fra tornei spalmati tra l’Asia e la Spagna, lo ha spinto fra i top-100, anche più su, numero 83. Merito di una continuità che gli era mancata in passato, di Claudio Galoppini, l’ex tecnico federale, e dell’ambiente giusto, trovato alla Cooperativa tennis Livorno [...] non è un fuoriclasse occulto, ha buona tecnica e mente robusta, non talento assoluto. Sicuramente però è un tennista che ha perso tempo, che è arrivato tardi per colpa dei tanti ingranaggi inceppati del nostro tennis. [...]» (Stefano Semeraro, ”La Stampa” 27/4/2010).