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 2010  aprile 26 Lunedì calendario

ADDIO RACCOMANDATA, BASTA UN CLIC PER PARLARE CON LO STATO

L’obiettivo dichiarato è chiaro: fare risparmiare tempo agli italiani. Non è poco, considerato che per dialogare con la Pubblica amministrazione (Pa) e gli enti locali italiani, famiglie e imprese, di tempo ne perdono moltissimo. Da qui parte la Posta elettronica certificata, sintetizzata nell’acronimo Pec, che ha oggi il suo giorno d’inizio ufficiale.
Da oggi, in sostanza, i 50 milioni potenziali di italiani che vorranno un documento o dovranno inviare un certificato, non avranno più bisogno di spedire una lettera all’amministrazione interessata. Potranno ricorrere alla Pec. «E’ una casella di posta elettronica da 500 mega che si usa gratuitamente ha spiegato nei giorni scorsi lo stesso ministro della Pa, Brunetta ma ha lo stesso valore di una raccomandata con ricevuta di ritorno». Si potrà così comunicare con Inps, Aci, ministeri, Asl, chiedere certificati anagrafici, chiedere pareri o informazioni su tasse, pensioni, presentare la Dia (dichiarazione inizio attività) per ristrutturare la casa e via dicendo. E si potranno, soprattutto, ottenere risposte certificate.
Per avere la Pec basta seguire la procedura via Internet collegandosi al portale www.postacertificata.gov.it (numero verde 800.104.464 da fisso o 199.135.191 da mobile). Dopo è comunque necessario andare all’ufficio postale abilitato più vicino (6100 in Italia) per ottenere la certificazione della firma, portando con sé un documento e il proprio codice fiscale (con relative fotocopie). Nel giro di 5 giorni arriva la conferma a casa e la procedura è chiusa.
Purtroppo le amministrazioni sono in ritardo soprattutto a livello locale (80.000 Pec chieste dai cittadini, 12.500 dalla Pa) e il ministro Brunetta ha promesso di ridurre i bonus ai dirigenti delle amministrazioni inadempienti. Inoltre, sono pochi gli italiani in grado di utilizzarla: poco più di 20 milioni sono collegati con la banda larga che ha nel nostro Paese una penetrazione del 18,7% contro il 25% della media Ue16. Ci sono poi zone del Paese dove l’Internet veloce non arriva, lasciando fuori circa 3 milioni di persone. Ma proprio il decollo della digitalizzazione della Pa può servire da volano per il suo sviluppo.