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 2010  aprile 27 Martedì calendario

DOMANDE E RISPOSTE: LA POSTA CERTIFICATA

Da ieri è in funzione la posta elettronica certificata (Pec). Di cosa si tratta?
E’ una posta elettronica a tutti gli effetti, quindi, in pratica, è un indirizzo e-mail. Ma ha una caratteristica: serve per comunicare con le pubbliche amministrazioni e, poiché per attivarla occorre accreditarsi, è una posta «certificata», ha cioè un valore legale.
Che cosa significa posta certificata?
Vuol dire che consente di sapere con certezza che è stata spedita al soggetto giusto e che questo l’ha regolarmente ricevuta.
C’è qualche differenza con la classica raccomandata con ricevuta di ritorno?
Assolutamente no. La Pec, infatti, consente di effettuare l’invio di documenti avendo la garanzia di «certificazione» dell’invio e dell’avvenuta (o mancata) consegna. Il servizio ha, pertanto, tutti i requisiti della raccomandata con A/R cui si aggiungono notevoli vantaggi sia in termini di tempo che di costi.
Come posso sapere che il messaggio inviato è stato effettivamente ricevuto?
Nel momento in cui l’utente invia il messaggio, ottiene in risposta una ricevuta di accettazione con relativa attestazione temporale (data e ora). Questa ricevuta costituisce prova legale dell’avvenuta spedizione del messaggio. Allo stesso modo, quando il messaggio perviene nella casella del destinatario, viene inviata al mittente la ricevuta di avvenuta (o mancata) consegna, con l’indicazione di data ed orario.
La Pec certifica anche la lettura del messaggio da parte del destinatario?
No, la certificazione è relativa ai soli eventi di invio del messaggio e di consegna dello stesso nella casella di Pec del destinatario.
In che tempi gli uffici pubblici devono rispondere?
Sono gli stessi previsti per la normale pratica cartacea.
Quali sono i principali vantaggi della Pec?
E’ semplice, non prevede carta, è istantanea e quindi non ammette ritardi, dà certezza che una pratica è andata a buon fine, è facile da archiviare e quindi anche da ritrovare.
La Pec è per tutti?
Il servizio è per tutti i cittadini che dispongono di un codice fiscale, potenzialmente si tratta di 50 milioni di persone. L’obiettivo è di raggiungere entro quest’anno i 10 milioni di indirizzi Pec.
Le modalità di utilizzo della Pec sono diverse dalla normale posta elettronica?
Le modalità di accesso sono sostanzialmente le stesse. Si può accedere alla propria casella di Pec, infatti, sia attraverso un client di posta elettronica che attraverso un browser Internet.
In pratica come si fa a ottenere una casella di Pec?
Occorre fare due operazioni. La prima: richiedere l’attivazione della Pec attraverso la procedura guidata disponibile sul portale www.postacertificata.gov.it. Collegandosi al portale, il cittadino accede a una procedura interattiva guidata che consente di inserire la richiesta attraverso l’immissione dei dati anagrafici.
Basta una semplice procedura elettronica?
No. Al termine del percorso on line al cittadino verrà presentato l’elenco degli sportelli delle Poste più vicini abilitati all’attivazione del servizio di Pec perché - ed è il secondo passo - la posta può essere attivata solo con l’identificazione del cittadino presso uno degli oltre seimila uffici postali abilitati e segnalati sul portale www.postacertificata.gov.it. Bisogna portare con sé il documento di riconoscimento usato per la registrazione on line e un documento che comprova il codice fiscale e relative fotocopie.
La «Pec» è gratis?
Alcuni servizi sono gratis e aperti a tutti, altri, forniti da gestori privati, sono a pagamento. Sono gratuiti, per esempio, l’indirizzario (cioè elenco delle caselle delle pubbliche amministrazioni) e la comunicazione certificata. Sono, invece, a pagamento alcuni servizi per professionisti e aziende, come il calendario delle scadenze dei pagamenti e degli adempimenti o le notifiche, ma anche il semplice ampliamento degli spazi di archiviazione.
Come si possono contattare i gestori?
L’elenco pubblico dei gestori è consultabile sul sito del Centro nazionale per l’informatica nella pubblica amministrazione: www.cnipa.gov.it cliccando sul link dei gestori. E’ disponibile anche il numero verde 800 104 464.
Ma gli enti pubblici sono tutti pronti per ricevere la «Pec»?
Lo sono ogni giorno di più, nel senso che le registrazioni aumentano di ora in ora. Tuttavia ieri solo 29 amministrazioni centrali si erano messe in regola. Appena 32 Asl su 149, solo 20 università su 93. Quanto alle Regioni solo 9 sono a posto.