EGLE SANTOLINI, La Stampa 27/4/2010, pagina 25, 27 aprile 2010
ALONSO DUE POLLICI DA RECORD
No, ai pollici non ci aveva ancora pensato nessuno. C’è arrivato Fernando Alonso, o a essere un po’ più precisi il Banco Santander. infatti dell’istituto finanziario spagnolo, sponsor della Ferrari, lo squillante annuncio: il pilota di Formula 1 ha ricevuto in omaggio, insieme a un’assicurazione sulla vita in caso d’incidente, una copertura speciale da 10 milioni di euro per due elementi che «oltre a essere fondamentali nel suo mestiere, rappresentano anche un segno distintivo. Perché esposti all’insù stanno a significare che tutto è sotto controllo e ben protetto». Ed ecco allora che, con il suo bel segno di vittoria, il Winston Churchill di Oviedo irrompe nel club privilegiato (ma anche non tanto rassicurante: da Frankenstein in poi, la gente divisa a pezzettini non suscita mai buoni pensieri) di quelli che si tutelano dagli imprevisti del destino con una polizza. La campionessa del genere resta Jennifer Lopez: 750 milioni di euro per il suo sedere, cifra mai confermata ma neppure mai smentita; e furono attimi di terrore, lo scorso novembre, quando agli American Music Awards JLo cadde sulle natiche, durante la complessa coreografia del brano Louboutins. Allarme rientrato, suicidio dei broker assicurativi almeno per il momento rinviato.
Cyd Charisse, la donna di cui Fred Astaire disse «se balli con lei non ne esci più», finì nel Guinness dei primati, nel 1952, dopo aver assicurato le gambe per cinque milioni di dollari. Record tuttora imbattuto, almeno fra le ragazze: Heidi Klum è ferma a un milione e 120 mila euro e Naomi Campbell ha acceso una polizza di due milioni e mezzo che comprende però anche naso e glutei. Ma è nel ramo calcio che gli arti inferiori sono considerati più che preziosi, con i 100 milioni di euro di Cristiano Ronaldo, i 50 di Lionel Messi, i 25 di David Beckham. Che però, anche lui, ha voluto aggiungere una voce di 150 milioni per il resto del suo tatuatissimo corpo: sfruttabile anche quando la carriera sportiva sarà terminata, vedi già da ora i posteroni molto sexy per Armani. Ovviamente i portieri assicurano le mani: Iker Casillas del Real Madrid l’avrebbe fatto per 10 milioni. E il condizionale non è una civetteria. Nessuno è disposto a parlare di queste faccende in pubblico, salvi i casi come quello di Alonso che contengano un messaggio promozionale: perché essendo le parti del corpo fonte principale di reddito, è intuitivo che il loro valore è calcolato sui guadagni del personaggio. Meglio di un’ispezione fiscale, insomma.
Meno affollato di quanto si potesse immaginare il comparto seno, con una Dolly Parton in lizza per una cifra imprecisata e una Sophia Loren che già negli anni Cinquanta aveva fatto chiacchierare di 100 milioni di lire. Quanto a Gina Lollobrigida, c’è chi ipotizza che, lei, il premio sul décolleté l’abbia già riscattato.Bruce Springsteen ha corde vocali da cinque milioni di euro. E John Travolta, che deve temere la calvizie come la peste, non ha assicurato il proprio corpo da ballerino una volta così elastico, ma i capelli: un milione e mezzo di euro.
C’è poi la squadra di quelli con un nome che a prima vista non dice nulla, ma che devono la loro polizza non tanto a un organo quanto a un senso. L’olandese Ilja Gort, viticultore e degustatore, in grado di distinguere milioni di profumi diversi, produttore ogni anno di 80 mila bottiglie di Château de la Garde, ha spuntato due anni fa ai Lloyd’s di Londra 5 milioni di euro, insomma come la voce del Boss. Il contratto è stato preceduto da molti esami medici e accompagnato dallo stupore della compagnia: sembra che sia la prima volta che ciò accade per l’olfatto e non per il gusto. Ma la competizione più hot è quella fra Mick Jagger e Rocco Siffredi. Vince il Rolling Stone per un milione e mezzo contro un milione, e indovinate qual è l’elemento assicurato.