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 2010  aprile 26 Lunedì calendario

COLLEZIONI DI ARTE CONTEMPORANEA COME CREARNE UNA PERSONALE

Come si comincia una collezione di arte contemporanea? Quali sono le regole da seguire per evitare di puntare sugli artisti sbagliati? E soprattutto come ci si orienta in un mercato affollato e contraddittorio, dove è difficile distinguere tra valori duraturi e mode del momento? Collezionare è più difficile di quanto sembri a prima vista. Significa scegliere di acquistare non un artista, ma un’opera, che acquisterà valore in quanto è rappresentativa del suo pensiero, al di là del nome dell’autore. Ma anche questo non basta: perché una collezione sia davvero significativa occorre che le scelte del collezionista siano coerenti tra loro, legate dal filo rosso di un progetto preciso, ispirato dalla qualità di ogni singolo pezzo. Una responsabilità che ha premiato personaggi come Enea Righi, che espone le sue opere migliori di artisti internazionali degli ultimi vent’anni al Museion di Bolzano fino al 19 settembre o Giorgio Fasol, che dall’8 maggio vedrà nelle sale del Mart di Rovereto la sua collezione di giovani artisti internazionali.
Come si costruisce una collezione degna di essere esposta in un museo? Innanzitutto, occorre essere mossi da curiosità e passione, requisiti indispensabili per iniziare qualsiasi avventura nel mondo dell’arte, con l’aggiunta dell’informazione. Visitare regolarmente mostre internazionali come la Biennale di Venezia, seguire l’attività dei 27 musei italiani che si dedicano all’arte d’oggi, riuniti nell’associazione Amaci (www.amaci.org), frequentare le fiere più interessanti come Artefiera a Bologna, Miart a Milano, Art Basel a Basilea e Artissima a Torino costituiscono le basi di ogni nuovo collezionista. A questo si aggiunge la consultazione di riviste come Artforum e Flash Art, insieme alle free press come Exibart, Mousse e Kaleidoscope, che permettono di approfondire le ricerche delle personalità più interessanti. Infine, un’occhiata all’andamento delle case d’asta più rinomate come Christie’s o Sotheby’s costituisce un utile orientamento sull’andamento del mercato secondario.
Sono loro sui quali l’aspirante collezionista concentra la sua attenzione, per iniziare il suo percorso nel contemporaneo, possibilmente puntando sulle personalità legate alla propria generazione, senza porsi limiti di tecnica espressiva. Per limitare il campo agli artisti italiani, esplorati da alcuni eccellenti repertori sulla scultura e la fotografia, intitolati Laboratorio Italia pubblicati di recente da Johan & Levi, ecco una mappa degli emergenti più interessanti, accompagnati dalla galleria di riferimento. Per la scultura da tenere d’occhio Flavio Favelli (Sales, Roma) Andrea Nacciariti (Soffiantino, Torino), Luca Trevisani (Marconi, Milano), Christian Frosi (Zero, Milano), mentre nell’ambito delle installazioni, più impegnative per un nuovo collezionista, segnaliamo Micol Assael (Zero, Milano), Alberto Tadiello (T293, Napoli), Seb Patane (Fonti, Napoli), Margherita Moscardini e Francesco Carone (SpazioA, Pistoia) Francesco Arena e Nico Vascellari (Monitor, Roma). Sul versante della fotografia troviamo Giovanni Ozzola (Continua, San Gimignano), Meris Angioletti (Di Caro, Salerno), Giorgio Andreotta Calò (Zero, Milano), mentre per la pittura Pietro Ruffo (Lorcan O’Neill, Roma), Pietro Roccasalva (Zero, Milano), Luca Bertolo (SpazioA, Pistoia), Davide Rivalta (Tiboni, Bologna).
In grande espansione il video, con Rosa Barba (Marconi, Milano), Gianluca e Massimiliano De Serio (Guido Costa, Torino), Alice Guareschi (De March, Milano) e Marzia Migliora (Rumma, Napoli) mentre una tecnica tornata in auge di recente è il disegno, con Chiara Camoni (SpazioA, Pistoia) Sergio Breviario (Tiboni, Bologna) e Donatella Spaziani (Oredaria, Roma). Infine, interessanti e originali le opere sonore di Roberto Cuoghi (De Carlo, Milano) ed Emanuele Becheri, protagonista di una personale al museo Man di Nuoro fino al 6 giugno. Non occupano spazio, ma sono molto suggestive.