Rita Querzé, Corriere della Sera 24/04/2010, 24 aprile 2010
PER «IL GIORNALE» SPUNTA ANCHE ANGELUCCI
Sono passati solo due giorni dall’annuncio del presidente del Consiglio riguardo ai destini de Il Giornale controllato dal fratello, Paolo Berlusconi («Ho dato incarico di trovare sul mercato una catena di imprenditori»). L’incarico riguarderebbe il 40% controllato dalla Mondadori che starebbe aspettando i primi risultati del piano triennale per avviare l’operazione. L’intenzione sarebbe cedere il 40% sotto forma di pacchetti del 5-10% da vendere a imprenditori diversi e non a un solo industriale.
Per quanto riguarda i potenziali nuovi soci, ieri si facevano due nomi. Quello di Daniela Santanchè, sottosegretario del governo Berlusconi e guida della Visibilia pubblicità, la concessionaria che vende gli spazi de Il Giornale. E quello dello stesso direttore del quotidiano milanese, Vittorio Feltri. Ora si aggiunge quello degli Angelucci, editori di Libero e Il Riformista oltre che imprenditori della sanità con diversi centri di medicina riabilitativa e residenze sanitarie assistite.
Gli Angelucci starebbero per concludere con un’acquisizione il lungo corteggiamento (due anni emezzo) a La Gazzetta del Mezzogiorno, sbaragliando un altro pretendente, la Caltagirone editore spa. Il giornale di Bari oggi è controllato al 30% dall’imprenditore edile Vito Fusillo e al 69% dalla famiglia siciliana Ciancio (un 1% appartiene agli eredi del fondatore della testata, la famiglia Gorjux). Fusillo sarebbe pronto a esercitare il suo diritto di prelazione sulla quota di Ciancio per poi girarlo agli Angelucci. Dal canto suo i Ciancio non smentiscono trattative con Fusillo. Il gruppo degli Angelucci si allargherebbe poi ulteriormente con l’acquisizione di una quota de Il Giornale.
Fantaeditoria? Il fatto che la Visibilia di Daniela Santanchè oggi sia già la concessionaria di pubblicità sia di Libero che de Il Riformista (oltre che de Il Giornale) rende l’operazione più semplice. Messo di fronte a questo scenario Vittorio Feltri non fa una piega. «Finché non succede non ci credo – diceva ieri in tarda serata il direttore de Il Giornale ”. Certo, se ciò avvenisse non potrebbe che farmi piacere. Ho lavorato otto anni con gli Angelucci (da direttore di Libero, ndr;) e mi sono trovato benissimo. Sarei contento di ripetere l’esperienza. Questa è gente corretta e rispettosa delle regole». L’acquisizione de La Gazzetta del Mezzogiorno da parte degli Angelucci è stata più volte data per fatta in passato. Resta il nodo del prezzo: oltre 112 milioni .
Rita Querzé