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 2010  aprile 24 Sabato calendario

BELEN - "S, SONO LA PI AMATA MA PER RESTARE IN ITALIA HO DORMITO IN STRADA"

Fabrizio Corona, canotta grigia, ti scorta fino alla scala del bel palazzo borghese al centro di Milano: «Se avessi saputo, mi sarei messo la maglietta. Prego, di qua, secondo piano»; Belen Rodriguez, canotta nera, mini veramente mini, ballerine ma sembra che porti i tacchi, entra in salone con passo felino: a cercarle un difetto, non lo trovi. pure simpatica. Ha un tatuaggio sul polso, un pensiero in spagnolo dedicato alla nonna scomparsa: «Traduco: "Non piangere se mi ami, il tuo sorriso è la mia pace"». seduta in poltrona, ha gli occhi lucidi. La casa di Corona e Belen è la villa di Scarface con un tocco di Alice nel paese delle meraviglie. Sedie matelassé argento, lampadario di cristallo, libreria nera, schermo piatto high tech. Le foto del padre Vittorio di lui, del figlio, il piccolo Carlos. Sul divano una coppia di orsi di peluche bianchi e un soldatino di legno, alto quasi come il padrone di casa.
Belen Rodriguez, 25 anni, è la donna del giorno: il tam tam dice che è in crisi con Corona, ma parla di lui con una tale passione che se questa è una coppia in crisi, le altre che fanno? Belen («Lo sa che il mio nome vuol dire Betlemme? Impegnativo»), allora vi siete lasciati? Ride: «Ma se non mi hanno attribuito un gossip in un anno e mezzo...».
 protagonista di una campagna di telefonini che l´ha resa popolarissima, un film da girare quest´estate col regista Eugenio Cappuccio, prodotto da Pupi e Antonio Avati; star del prossimo cinepanettone; tra qualche settimana l´aspetta il set di Montalbano accanto a Luca Zingaretti. Dall´Isola dei famosi alla gloria televisiva il passo è stato brevissimo per l´ex clandestina arrivata da Buenos Aires: «Tre anni così. Ho dormito per strada in coda per il permesso di soggiorno. Forse ero l´unica che voleva pagare le tasse».
Allora Belen, che succede con Corona?
«Parlano a vanvera. Non ho una scusa per lasciarlo: Fabrizio è molto più simpatico di me. Lo chiamo così glielo faccio conoscere bene».
Magari un´altra volta.
«Le dicevo che non ho una scusa per lasciarlo, e non l´ho mai trovata: quando mi arrabbio, se al lavoro fa cose che non mi piacciono, magari un´intervista, quelle cose restano fuori. Glielo dico: "Attento, danneggi anche me". Fabrizio è cambiato da così a così. Chi non se ne rende conto è perché non lo vuole vedere. un altro da quando sta con me. Qualcosa di buono l´ho fatto».
Christian De Sica ha detto: "Se Belen trova il suo Carlo Ponti diventa la nuova Loren"...
«La mia ambizione non era il successo, sono venuta qua a 18 anni, e anche se avevo una storia d´amore non mi sentivo sicura. Per me conta l´indipendenza economica».
Quindi non cercare il marito ricco, ma diventare ricca.
«No, no il marito ricco va bene, però sono soldi suoi non saranno miei. Non sono la fidanzata che chiede la carta di credito e va a fare shopping, è una cosa disgustosa. Io volevo comprare una casa, e comprarla ai miei. Sono arrivata in Italia e ho fatto la ragazza immagine a Riccione, poi sono ripartita per l´Argentina. Mi ha contattato un´agenzia di moda e sono tornata. Sono anche un po´ italiana, lo sono i miei nonni».
Ha mai pensato: "Mollo"?
«Ho sempre avuto fortuna nella vita. Ai casting non ero mai la più bella, ce n´erano venti più belle di me, ma mi richiamavano. Ero simpatica. In quel periodo anche più ingenua e spensierata: adesso mi capita di essere più nervosa».
Quando ha capito che era diventata Belen?
«Quando mi ha chiamato la Tim. La popolarità con L´isola è stata grande, ma gli spot con Christian...».
Nello spot De Sica le dà una manata sul seno per scansarla, un gesto veramente cafone.
«Ma no, non lo fa apposta. Christian è un signore. Io non rimango male se qualcuno mi tocca una tetta per sbaglio».
Da quando in qua si scansa una donna in quel modo?
«Se il gesto è malizioso, è un conto. Penso che il regista non se ne sia nemmeno reso conto. Quella scena è stata lasciata dopo. La malizia c´è dove la gente la vuole vedere, lì non c´è. La violenza è un´altra cosa».
La lasciano pure legata, sono spot maschilisti.
«Il maschilismo esiste, ma lo spot deve piacere alle nonne, alle famiglie e soprattutto ai bambini. I cartoni animati, compreso Willy il coyote, sono crudeli perché il bambino si diverte se l´adulto è in difficoltà. Se piaci ai bambini è fatta. I miei agenti lottano perché io non passi per la bonona di turno: non erano d´accordo con la famosa passerella in bikini a Sarabanda, ripresa da dietro».
Appunto. Che pensa dello sfruttamento del corpo della donna?
«Ogni abbigliamento appartiene a un luogo ma da che mondo è mondo, un bel sedere arrapa il pubblico maschile e regala il picco di share. Ricordo tanti anni fa, arrivavano i film coi nudi femminili e mio padre urlava: "Questi film degli italiani!" e cambiava canale. L´Italia è tanto bigotta, perché c´è il Vaticano».
Non c´entra anche il rispetto?
«Sì, ma si cresce pian piano. All´inizio non puoi rifiutare il costume da bagno: guardi la gavetta delle donne di spettacolo».
Che pensa della chirurgia plastica?
«Un piccolo aiuto va bene, non come quelle deficienti che si fanno l´ottava per far parlare di sé. Io il seno l´ho rifatto, ma la perfezione non esiste. Quando esageri è perché non stai bene con la testa. O forse la colpa è del marito che ti critica. Fabrizio mi fa sentire super bella, anche se lui trova difetti in tutte. I miei non li vede, mi dice che sono bella come il sole».
L´aspetta il grande salto: la fiction, un film prodotto da Avati.
«Sono tranquilla. L´adrenalina l´ho provata a Sanremo, non era il mio campo. In genere sono fredda davanti alle telecamere. Quando giro so che se sbaglio, posso rifare».
Segue la politica?
«No. Sono stata una volta da Santoro e non ho detto una parola. In politica è molto difficile vedere gesti sinceri, c´è troppa voglia di comandare. Anche l´Argentina mi ha delusa: Menem ci ha lasciato per strada, ha venduto il paese agli americani, privatizzato le aziende, siamo rimasti senza la frutta».
Sua madre cosa dice vedendola sui cartelloni, in tv?
«Che è imbarazzante, ma è contenta. Da piccola recitavo con la nonna. Quando mi chiedeva: "Belen, che vuoi fare da grande?", rispondevo: "La star". Lei l´ha sempre saputo».