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 2010  aprile 24 Sabato calendario

I 5 ANNI DI YOUTUBE COS I VIDEO FAI-DA-TE HANNO CAMBIATO LA TV - ROMA

Cinque anni fa YouTube cominciava, silenziosamente, la sua rivoluzione. Il 23 aprile del 2005 veniva "postato" il primo video, prova di un progetto che tre ragazzi, Chad Hurley, Steve Chen e Jawed Karim, avevano avuto solo qualche mese prima. I tre si erano conosciuti lavorando per PayPal, erano tutti e tre studenti e solo due mesi prima avevano pensato di risolvere un problema che sia loro che altri studenti avevano, quello di condividere in maniera semplice i video attraverso Internet. Che l´idea fosse buona lo credettero i finanziatori della Sequoia Capital, che nel novembre decisero di finanziare l´idea dei tre con oltre 11 milioni di dollari. Finanziamento ben piazzato: in poco più di un anno YouTube aveva 65.000 nuovi video e 100 milioni di video visti ogni giorno. Nulla rispetto ai quasi 13 miliardi di video visti nello scorso mese di gennaio, numeri che hanno portato YouTube ad essere il terzo sito più visitato al mondo, dopo Google e Facebook. Google è oggi proprietaria di YouTube, l´azienda di Sergey Brin e Larry Page ha subito fiutato l´affare e ha acquistato il sito nell´ottobre del 2006, per un miliardo e 650 milioni di dollari, investimento quest´anno dovrebbe dimostrarsi positivo, visto che per il 2010 dovrebbe finalmente non chiudere l´anno con i conti in rosso.
YouTube ha cambiato il nostro rapporto con la televisione, anzi per molti versi ha scavalcato la tv, è diventato il più grande archivio di immagini della storia, e punta a diventare ancora più grande. Tra i miliardi di clip di YouTube c´è di tutto, le immagini familiari, quelle scolastiche, i souvenir di viaggio, i concerti "rubati" con il cellulare, le parodie e i karaoke, la vita vera che irrompe nello schermo di Internet senza filtri; ma anche lo "street journalism", le immagini in "diretta" degli avvenimenti di cui la gente è testimone, e poi i videoclip, i film, gli spezzoni della tv di ieri e di oggi, la cronaca e il divertimento. Non c´è una gerarchia, tutto è orizzontalmente uguale, e tutto può essere visto "on demand", quando si vuole, come si vuole, senza palinsesti o orari. YouTube inaugura l´era del contenuto generato dagli utenti, con tutti i pregi e i difetti del caso, come con i video con violenze, o offese, che finiscono puntualmente agli onori della cronaca e scatenano reazioni censorie, ma che ha anche portato i giovani iraniani a usare il servizio per poter trasmettere al mondo le immagini della loro ribellione, o i giovani cinesi a sfuggire alle strette maglie della censura. Ma l´evoluzione verso la "televisione globale" è dietro l´angolo: YouTube crea nuove star (quello di Susan Boyle è stato un caso esemplare), già oggi offre negli Stati Uniti film interi, serial televisivi, show, sia quelli che vanno nei cinema e nei grandi network. Ma ha anche cause miliardarie aperte (con Viacom negli Usa, con Mediaset in Italia), per i problemi legati ai diritti di trasmissione delle trasmissioni tv.
Ma nulla è ancora detto, tutto ancora può cambiare: cinque anni nel nuovo mondo digitale sono un tempo brevissimo, siamo solo all´inizio del cambiamento.