lettera al manifesto 23/04/2010, 23 aprile 2010
LETTERE
Caro Mario Balotelli, sono un tifoso dell’inter, ti scrivo due righe che forse mai ti arriveranno, perché i giornali in Italia li leggono in pochi e i superman come te hanno ben altro da fare. E poi ti avranno detto mille volte che sei seduto su un biglietto vincente dell’enalotto - il tuo talento - ed è meglio che lo incassi invece di stracciarlo. Ti avranno detto mille volte che la carriera dei giocatori dura poco e bisogna sfruttare ogni stagione. E chissà quanti sermoni sulle buone maniere e sulla calma, e sul professionismo che impone distacco e fredezza. Insomma, sai già tutto. Ma da tifoso interista, precario e un po’ naïf, ammetto che le tue prodezze e i tuoi goal mi hanno sempre fatto un piacere speciale. Sarà il periodo grigio che viviamo, Mario, ma tu sei italiano come me, eppure io ho il colore di un pollo spennato e tu di uno bruciato. E la cosa mi esalta, il mondo va in questa direzione. Vorrei tanto che oltre ad incassare il biglietto vincente che hai sotto il sedere, portassi avanti la causa di migliaia di persone che hanno un talento talmente potente da superare tutte le discriminazioni e le ingiustizie che questo mondo ci impone.
Tommaso Merlo, Verbania