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 2010  aprile 23 Venerdì calendario

MILANO E GLI ALBERI DI PIANO SI FANNO AVANTI GLI SPONSOR

«Se i milanesi vogliono continuare a respirare imiasmi dell’aria urbana invece di avere più verde in città, liberissimi». Asciutto e amaro, Claudio Abbado ribadisce il suo pensiero il giorno dopo la bocciatura da parte del Comune del progetto che l’architetto Renzo Piano aveva messo a punto per Milano. «Io avevo lanciato un’idea che forse poteva migliorare la qualità della vita della mia città’ aggiunge’ A questo punto non ho altro da aggiungere».

Ma non tutto, forse, è perduto. Mentre Palazzo Marino si sfila, si fa avanti il primo sponsor per cercare di non far morire il progetto di Piano e la Lega fa sapere che ne cercherà altri, supplendo a un compito «che sarebbe dell’amministrazione». Nel giorno del sogno infranto e delle polemiche conseguenti, la disponibilità arriva da Alessandro Magnoni, direttore affari generali di Coca-Cola Hbc Italia. «Nessuna critica al Comune’ premette’ è fondamentale però che le imprese siano al fianco delle istituzioni. Noi siamo pronti a fare la nostra parte, ma da soli non ce la possiamo fare».
Anche aMilano c’è chi è desideroso di investire nel progetto, nella stessa maggioranza. Non con i quattrini necessari per piantare tutti gli alberi chiesti da Abbado per tornare a dirigere alla Scala, ma con l’impegno a darsi da fare per trovarli. «A noi l’idea di Piano piace – assicura il capogruppo della Lega a Palazzo Marino, Matteo Salvini ”. Cercherò l’architetto e gli dirò che ci mettiamo a disposizione per fare quello che dovrebbe fare l’ente pubblico, cioè trovare sponsor per realizzare un progetto che vale».
Le agenzie americane e francesi rilanciano la notizia della rinuncia di Piano agli alberi di Milano. Il sindaco si affida al web per ribadire, su YouTube, che «piuttosto che spendere 2 milioni di euro in una via per 200 alberi preferisco mettere più alberi in periferia». Anche l’assessore comunale al Verde, Maurizio Cadeo, insiste sull’insostenibilità del progetto e si toglie qualche sassolino dalla scarpa. «Al di là dei costi per piantare gli alberi, almeno 10 milioni – dice – ci sono quelli del progetto. legittimo che un professionista chieda di essere retribuito per la sua prestazione, ma non si dica che è beneficenza. Sicuramente il progetto non è gratis: si parla di un milione di euro». Cadeo ripete che «non c’è opposizione culturale » all’idea di Piano. «Ci sono 55mila alberi già piantati dal 2006 ad oggi, 20 mila in via di piantumazione, altri 70mila previsti’ quantifica ”. Io preferisco piantare alberi per la signora Bianchi e per il sciur Brambilla».
Letizia Moratti si è detta disponibile a finanziare 150 piante sull’asse piazza Duomo-Castello Sforzesco, non tutte le 3500 immaginate da Piano. Ma la posizione del sindaco ha scatenato le reazioni degli ambientalisti. «Milano respinge il progetto per una ragione molto semplice’ attacca il capogruppo dei Verdi in consiglio comunale, Enrico Fedrighini – a Milano non c’è spazio fisico per il verde e non si intende recuperarlo sottraendolo ad altri usi». Di «figuraccia» parla Pierfrancesco Majorino del Pd. Piovono critiche da Legambiente. «L’ennesima promessa finita nel nulla», riassume il vice direttore nazionale, Andrea Poggio. Ma a difesa del Comune si schiera Assoedilizia. «Una decisione di buon senso», commenta il presidente Achille Colombo Clerici.
La certezza, intanto, è questa: i concerti alla Scala sono confermati e i biglietti sono andati esauriti. In cinque minuti.
Giuseppina Manin
Rossella Verga