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 2010  aprile 23 Venerdì calendario

«Il GIORNALE ORA E’ IN VENDITA» IL FRATELLO PAOLO: POSSIBILI NUOVI SOCI – Da ieri è in vendita Il Giornale di Paolo Berlusconi

«Il GIORNALE ORA E’ IN VENDITA» IL FRATELLO PAOLO: POSSIBILI NUOVI SOCI – Da ieri è in vendita Il Giornale di Paolo Berlusconi. A darne l’annuncio è stato lo stesso Silvio Berlusconi durante la direzione del Pdl: «Ho convinto i miei familiari a vendere Il Giornale. Io con il direttore non parlo da tempo, e comunque mi sembra che le critiche più forti nei tuoi confronti – dice il presidente del Consiglio rivolto al presidente della Camera, Gianfranco Fini – vengano da Libero il cui editore è un nostro parlamentare Angelucci, proviene da An e mi risulta essere un tuo amico». Berlusconi, non senza qualche ironia, entra nel merito del nuovo capitale: «Se c’è un imprenditore vicino a te che vuole entrare nella compagine ben venga, io ho dato incarico di trovare sul mercato una catena di imprenditori». Il fratello del premier, in serata, dichiara «possibile l’ingresso nella compagine azionaria di nuovi imprenditori». La regia dell’operazione è stata affidata ancora una volta a Bruno Ermolli, il deus ex machina a cui Silvio Berlusconi si affida ogni qualvolta deve risolvere un problema spinoso. Ma accanto a Ermolli si stanno muovendo anche Daniela Santanchè e lo stesso direttore de Il Giornale, Vittorio Feltri. Anche se ufficialmente, il direttore di via Negri assicura di essere all’oscuro di tutto: «Io non ne ho sentito parlare’ attacca Feltri’ e Paolo Berlusconi, che poi è quello che dovrebbe vendere, non mi ha mai parlato di questa intenzione». Va ancora più in là: «Se al nuovo editore piace la mia linea si va avanti, altrimenti si troverà il modo di lasciarsi civilmente». Ma sembra difficile che il «nuovo editore» non trovi un accordo con Feltri, perché ai bene informati risulterebbe che lo stesso direttore de Il Giornale potrebbe diventare editore di se stesso, acquistando una quota del capitale. Con lui ci sarebbe anche la Santanchè e altri due imprenditori il cui nome è top secret. Ma i tempi sono lunghi. Almeno 2 anni per risistemare i conti. L’anno dopo si voterà per il Quirinale e se Silvio Berlusconi volesse tentare la scalata al Colle, non sarebbe male sbarazzarsi di tutto ciò che rappresenta in modo manifesto il suo conflitto di interessi. Maurizio Giannattanasio