La *colomba pugnalata : Proust e la Recherche / Pietro Citati- Milano : A. Mondadori, 1998- 417 p., 23 aprile 2010
Mai, né nel Jean Santeuil né nel Contre Sainte-Beuve né nella Recherche, egli ebbe il dono della forma rapida e assoluta: non era kafka che si poneva al tavolino dopo ore di lavoro di ufficio, senza schemi né abbozzi, e subito trovava l’espressione definitiva di un pensiero tremendamente complesso
Mai, né nel Jean Santeuil né nel Contre Sainte-Beuve né nella Recherche, egli ebbe il dono della forma rapida e assoluta: non era kafka che si poneva al tavolino dopo ore di lavoro di ufficio, senza schemi né abbozzi, e subito trovava l’espressione definitiva di un pensiero tremendamente complesso. Se gli scrittori aridi soffrono di povertà di idee, Proust soffriva per sovrabbondanza di idee e di sensazioni e di sottosensazioni e di sottosentimenti. C’era sempre un ingorgo, che lo faceva piombare nell’informe, e a volte gli faceva credere di non avere talento. Così doveva lavorare come un pittore: scriveva per approssimazioni e velature successive, aggiungendo sfumature a sfumature, colore a colore, rapporto a rapporto, trovando alla fine di questo lavoro inesausto la perfezione pastosa e piena di echi del suo stile fondu. Stile, idee La *colomba pugnalata : Proust e la Recherche / Pietro Citati- Milano : A. Mondadori, 1998- 417 p.