Erminia Della Frattina, il Fatto Quotidiano 21/4/2010;, 21 aprile 2010
LECCO – Un tonfo sordo, un cadavere sul selciato, coperto da un lenzuolo bianco dopo un volo dal terzo piano
LECCO – Un tonfo sordo, un cadavere sul selciato, coperto da un lenzuolo bianco dopo un volo dal terzo piano. Attorno gli agenti della polizia locale e della questura, a pochi metri di distanza la gente che continuava a mangiare ai tavolini dei bar e i ristoranti, scaldata dal sole primaverile. E’ accaduto ieri pomeriggio nel centro storico di Lecco, dove è morto un pensionato di 70 anni. L’uomo era noto in città perchè – arrivato a Lecco da giovane dalla Puglia – per diversi anni aveva lavorato in un bar e collaborato come animatore con le radio locali. Gli investigatori sono praticamente certi che si sia trattato di un suicidio. Il settantenne ultimamente era depresso, tra l’altro per problemi di natura economica. «L’avevo visto proprio in mattinata, poco dopo le nove – racconta una vicina di casa – Mi aveva detto "guarda che oggi faccio una cosa brutta: mi butto di sotto". Però mi aveva anche detto di essere contento perchè aveva ricevuto un accredito sul conto e si era messo a sistemare la cucina, aveva anche chiuso il rubinetto del gas. Sapevo che da qualche tempo aveva qualche problema ma mai avrei creduto che dicesse sul serio, visto anche il suo comportamento». A lasciare senza parole chi è corso invano a cercare di soccorrere la vittima, è stato l’atteggiamento della piazza, dove qualcuno poteva anche essere stato ignaro della tragedia che si era appena consumata, ma – il dubbio si scioglie davanti all’accorrere della polizia, del 118 e del carro funebre - qualcun altro si è spinto addirittura a dare un’occhiata tra un boccone e l’altro. C’è chi ha seguito i primi accertamenti della polizia scientifica sbocconcellando un panino e chi, come alcuni giovani turisti giapponesi, ha cercato una foto ricordo quanto mai macabra. Altri sono rimasti seduti a mangiare e bere poco lontano, ai tavolini e solo ora – a tragedia consumata - sembrano tutti concordi nel ritenere che, se non altro, gli esercenti avrebbero dovuto informare la gente ed evitare la permanenza almeno ai tavoli esterni. Nell’appartamento al terzo piano del pensionato, gli agenti hanno trovato una sedia vicino alla finestra aperta e poco lontano le pantofole riposte in maniera ordinata. Per fugare ogni possibile dubbio, saranno esaminate con attenzione anche le immagini registrate dalle telecamere di sorveglianza cittadina.