Roberta Mercuri, Novella 2000, n. 17, 29/04/2010, pp. 30-34, 29 aprile 2010
Vianello story Non siamo riusciti a fare solo una cosa: il divorzio. Senza dubbio mancherà a tutta Italia, ma a nessuno come a Sandra
Vianello story Non siamo riusciti a fare solo una cosa: il divorzio. Senza dubbio mancherà a tutta Italia, ma a nessuno come a Sandra. La Mondaini ha salutato l’amore di tutta la sua vita, Vianello, con un necrologio unico nel suo genere, sul Corriere della Sera: «Raimondo non c’è più - Sandra». Ecco una sintesi del perché, finché c’è stato, era un gigante. E lo rimarrà. Monumento «Sa che lei dovrebbe fare un monumento a sua moglie?». «Ma gliel’ho fatto. Solo che lei è guarita» (Raimondo Vianello). Prima notte La prima notte di nozze con Sandra Mondaini, Raimondo Vianello lesse la Gazzetta dello Sport. Primo incontro Sandra e Raimondo si conobbero nel 1958 recitando in Dove vai se il cavallo non ce l’hai? Entrambi erano fidanzati: «Io con Giuseppe Pederico, un produttore di una casa di produzione di Caroselli, Raimondo era fidanzato con Stella, una ballerina. Una sera, di fronte a una cotoletta alla milanese, mentre eravamo in una tavolata con tutta la compagnia, Raimondo mi dice: "Lo sai che mi sono innamorato di te?". Siccome lui scherzava sempre, gli dissi: "Vai a farti benedire". [...] Durante due giorni di riposo della compagnia, abbiamo lasciato i nostri rispettivi fidanzati senza che nessuno dei due lo chiedesse all’altro». Fughe Sandra e Raimondo si sposarono dopo tre anni di fidanzamento: «Di notte fissava la data del matrimonio e la mattina diventava vago. Così un giorno scappai a Milano dalla mia mamma. Subito Raimondo mi telefonò annunciandomi che ci saremmo sposati il 28 maggio del 1962». Matrimonio «Sono entusiasta della mia esperienza matrimoniale con Sandra, e la rifarei senz’altro. Con un’altra» (Raimondo Vianello). Corna/1 «In Casa Vianello Raimondo ci prova davvero con tutte e questo è intollerabile nella realtà. Poi magari le corna me le ha messe nella vita, ma se lo ha fatto lo ha fatto con classe e non me ne sono accorta» (Sandra Mondaini). Corna/2 In quarantotto anni di matrimonio, una sola volta i giornali di gossip hanno scovato una storia di corna: Raimondo avrebbe tradito Sandra con un’attrice e lei, giusto per ripicca, gli avrebbe reso pan per focaccia con un musicista. Di entrambi i presunti amanti non s’è mai saputo il nome. Divorzio Dopo tanti anni di sodalizio umano e artistico con Sandra Mondaini, esiste una cosa che avreste voluto fare insieme e non siete ancora riusciti a fare? «Sì, il divorzio» (Vianello a Emilia Costantini sul Corriere della Sera). Con simpatia Per il loro quarantesimo anniversario di nozze, Raimondo regalò a Sandra una rosa, con un pacchettino e un biglietto con su scritto «Con simpatia». Famiglia adottiva Raimondo e Sandra vivevano alle porte di Milano con quella che da oltre dieci anni era diventata la loro famiglia, una coppia di filippini e i loro due figli (John Mark e Raymond), considerati dai Vianello dei veri nipotini. Giovanotto non parlante Nato a Roma il 7 maggio 1922, figlio di un ammiraglio che sognava per lui la carriera diplomatica, Raimondo Vianello divenne attore «per combinazione»: «Un amico della mia famiglia fece in modo che mi proponessero di provare in una compagnia di rivista, Garinei e Giovannini, con attori quali Gino Cervi e Anna Magnani, Ave Ninchi, Viarisio. Cercavano un giovanotto non parlante che interpretasse la parte di un ufficiale americano. Per molti anni mi chiamai Raimondo Viani, perché mio padre non voleva che si usasse il nostro cognome. Poi vi fu uno sbaglio e su un cartellone scrissero Vianello, e così andò avanti». Coppia per caso Vianello su Ugo Tognazzi: «Siamo diventati coppia per caso. Lui aveva una scena su una panchina con un altro signore che se ne andò, io lo sostituii. Quando si aprì il sipario ed eravamo seduti insieme sulla panchina, partì una gran risata. Noi ci guardammo di sottecchi come a dire: l’accoppiata funziona, anche solo dal punto di vista fisico, lui moro e forte, io esile e biondo. Da allora abbiamo fatto teatro insieme per sei anni. Avevamo degli autori fantastici, Scarnicci e Tarabusi, ma qualcosa improvvisavamo sempre. Quando però lo facevo io, lui iniziava a ridere in modo incontrollabile, a volte doveva uscire di scena. Addirittura per un periodo si rifiutò di recitare se io ero dietro il sipario ad aspettare di entrare. "Ma dove vado, in camerino?", dicevo io, c’era una complicità fantastica». Scivolone Grande successo in Tv con il varietà Un, due, tre che durò fino al 1959 (sei edizioni), quando il presidente Giovanni Gronchi, ospite alla Scala di Milano insieme a Charles De Gaulle, scivolò per colpa di un valletto che gli aveva messo male la sedia: «C’era una rubrica, L’angolo della posta: di solito stavamo seduti, ma quella volta saremmo rimasti in piedi: al momento di sederci Ugo sarebbe caduto per terra come Gronchi: la cosa fu organizzata all’ultimissimo momento e nessuno, tranne noi quattro (gli altri due erano gli autori Giulio Scarnicci e Renzo Tarabusi, ndr), ne era al corrente». Tognazzi in effetti cadde e Vianello si rivolse a lui con un «Ma chi ti credi di essere?». «Appena finimmo lo sketch trovammo subito in camerino una busta azzurra della Rai: "Restate in attesa di provvedimenti", c’era scritto. E delle successive e ultime quattro puntate dovemmo registrare l’audio delle prove: i censori volevano ascoltarci». Berlusconi Quando Berlusconi convinse Raimondo Vianello a lasciare la Rai (era il 1982): «Un giorno si presenta a casa nostra. Ci dice che è pronto a darci un programma, che ci aspetta a braccia aperte. Ha uno stile asciutto, convincente. un venditore. In quegli anni la Rai è un ministero, non si capisce con chi parlare di nuovi progetti, nuove idee. Avremmo dovuto realizzare un unico programma a Canale 5 e poi tornare a Viale Mazzini. Berlusconi offre patti chiari. E soldi. Insomma, ha argomenti convincenti. A un certo punto gli chiedo se vuole bere qualcosa. Lui mi risponde: "Non avrebbe un panino?". Mi assale un dubbio: ma questo è davvero miliardario?». Sport/ l Grandissimo appassionato di calcio, svelò di aver organizzato il suo lavoro in base alle manifestazioni sportive: «Nel contratto per un quiz su Mediaset ho fatto inserire la clausola: le registrazioni verranno interrotte per il periodo del Mondiale di calcio e riprenderanno dopo». Sport/2 Nel periodo dei Giochi di Monaco ”72 gli scoprirono un tumore, dovevano togliergli un rene: «Ho chiesto al chirurgo di spiegarmi come avrei passato i giorni successivi all’operazione perché volevo capire se la posizione obbligata mi avrebbe consentito di guardare la Tv. Temevo di dover restare prono, invece il chirurgo mi rassicurò: il taglio sarebbe stato davanti. Mia moglie era inorridita. "Hai un cancro - mi diceva Sandra - e ti preoccupi di come puoi guardare la televisione". "Certo, ci tengo. Può darsi siano le mie ultime Olimpiadi". Concordai col chirurgo le date dell’intervento in modo da poter seguire, da convalescente, le gare. Un’organizzazione perfetta». Condoglianze anticipate «Se mi chiami per le condoglianze anticipate hai sbagliato numero» (Raimondo a Baudo, in una recente telefonata). *** Che cosa succede ora La sua eredità Vianello non hanno avuto figli, ma hanno adottato la famiglia di filippini Magsino, che viveva con loro. Ma adottati in che senso? «In Italia si possono adottare individui maggiorenni (come Renato Zero con Roberto Fiacchini) o minorenni senza genitori», dice l’avvocato Anna Maria Bernardini De Pace. «I Vianello potrebbero aver adottato uno dei genitori, facendo rientrare in famiglia l’intera famiglia Magsino». Se così fosse, i Magsino dovrebbero avere anche il cognome Vianello, e avrebbero gli stessi diritti di successione di figli veri. «Credo però che nel caso dei Vianello si sia trattato di una adozione "morale", non giuridica». Dal punto di vista dell’eredità, quindi, le ipotesi sono due. Se i Magsino sono figli adottivi, spetta loro il 25% del patrimonio di Raimondo. Se l’adozione è stata invece solo morale, i filippini potrebbero essere stati inseriti nel testamento che, dicono gli intimi dei Vianello, Sandra e Raimondo hanno stilato anni fa.