Ma. Mu., Novella 2000, n. 17, 29/04/2010,p. 20, 29 aprile 2010
«Meglio un presidente del consiglio gay che leghista». Con questa frase, il deputato di An Italo Bocchino si mostra severo nella condanna delle discriminazioni sessuali
«Meglio un presidente del consiglio gay che leghista». Con questa frase, il deputato di An Italo Bocchino si mostra severo nella condanna delle discriminazioni sessuali. Già, perché la frase in sé, poi smentita (Ovvio), può sembrare un battuta da bar […]. Ma la spiegazione arrivata dopo, riportata dal Giornale, per esempio, non lascia dubbi: «Non possiamo avere un premier leghista perchè rappresenterebbe solo una parte del Paese». Mentre, conclude, in passato, «abbiamo già avuto un premier omosessuale mai dichiarato». Ma non ha fatto il nome. Chi sarà?