Frammenti, 22 aprile 2010
Tags : Mario Borghezio
FRAMMENTO DEI FRAMMENTI CHE RISPONDONO ALLA VOCE "BORGHEZIO
MARIO"
Nel novembre 1997, durante una discussione sull’immigrazione, la Lega lanciò interi plichi di documenti contro i banchi del Polo. «Parlamento marocchino», commentò l’onorevole Borghezio. Rifondazione Comunista avviò un lancio di posaceneri. Due i contusi. (Francesco Alberti sul Corriere della Sera del 31/1/2001)
«gli onorevoli Mario Borghezio e Alberto Lembo, per esempio, sono monarchici da sempre» (Vittucci) (Roberto Beretta, Avvenire, 31/07/1997)
Mario Borghezio (Lega): «Commerciavo in francobolli». (Luca Telese, Sette, 02/04/1998)
i discorsi in dialetto di Borghezio
(Franco Mastroluca, Presidente mi faccia godere, Stampa Alternativa)
’Eravamo come gli incas portati in mostra in una corte europea del Seicento” ha detto Mario Borghezio, evocando il rito. (Aldo Cazzullo, ”Corriere della Sera” 19/11/2004).
«Siamo i figli dei figli che hanno combattuto a Lepanto e abbiamo tanto sangue nelle vene» (il leghista Mario Borghezio contro l’ingresso della Turchia nella Ue). (l’Unità 22/12/2004)
La sigla iniziale del "Festival di Sanremo" è la versione rock dell’inno di Mameli. Mario Borghezio, della Lega, è contento: «E’ un inno talmente brutto che peggio non si potrebbe. La variante rock al massimo può renderlo più orecchiabile». Se avessero ammodernato "Va’ pensiero"? «Gli avrei sparato». (Barbara Romano, "Libero" 27/2/2005)
Botte. La manifestazione contro l’Alta Velocità, che si è svolta senza incidenti sabato scorso a Torino con Dario Fo, Beppe Grillo e Marco Paolini sul palco, ha avuto un epilogo molto grave: scalmanati hanno circondato e pestato a sangue, sul treno che lo stava riportando a Milano, l’onorevole leghista Mario Borghezio. (Vanity Fair, Anno II, Novantottesima settimana. Dal 12 al 19 dicembre 2005)
Borghezio della Lega ha invece chiesto alla Ue di sancire «l’assoluta incompatibilità della poligamia con i valori fondanti della nostra Unione». (M. Antonietta Calabrò, Corriere della Sera 17/1/2007)
A Bruxelles la polizia ha menato Borghezio; bè, non lo ha detto anche lui che i meridionali bisogna prenderli a ’calci nel culo’? (Luigi A.) (Dagospia 12/9/2007)
[Gadi Luzzatto Voghera]: «Quando c’è stata la manifestazione a San Pietro per la mancata visita del Papa alla Sapienza, in piazza c’era Borghezio, eurodeputato della Lega, col vessillo di Militiae Christi. Chi sono? Gente dura. Sono quelli che chiedono la santificazione di Simonino da Trento (il bambino morto nel 1475 del cui omicidio vennero accusati i ”perfidi giudei”, ndr.), che vogliono la conversione degli ebrei e la loro emarginazione sociale. Wojtyla quella bandiera in piazza non l’avrebbe accolta». (Il Messaggero 10 febbraio 2008, FRANCESCA NUNBERG)
Al leghista Borghezio sarà venuta l´ulcera, quando Eugenio Bennato ha elencato, a ritmo di taranta, le magie del "Grande Sud". O ascoltando il contagioso ritmo balcanico, sporco e gitano, di "Para parà ra rara", del trio Frank Head.
(Giuseppe Videtti, la Repubblica, martedì 26 febbraio)
[Matteo Salvini] Sul leghista di sinistra aleggia il fantasma di Borghezio? "Ma va là. Borghezio è grasso, io sono magro". (Maurizio Giannattasio, Corriere della Sera 26/4/2008)
E il presidente nazionale del coordinamento delle ronde dei volontari verdi, Mario Borghezio, spiega che saranno organizzati dei «corsi di formazione» per tutti i volontari, in tutte le Regioni del Centro Nord, Emilia-Romagna compresa. (Massimo Numa, La Stampa 28/4/2008)
Recentemente ha debuttato nella scrittura con un articolo sull’indipendentista valdostano Bruno Salvadori per la rivista di Mario Borghezio Idee per l’Europa dei popoli. (Panorama 31 luglio 2008, PAOLA SACCHI)
Anche Mario Borghezio ha «cominciato con una di loro»: «Purtroppo non più giovanissima. In via Sant’Ottavio, nel centro storico di Torino. Ci andò metà del mio liceo». Il prezzo era modico: «Duemila lire». Ma la merce era quel che era: «Condizioni igieniche piuttosto precarie. Ricordo la bacinella e il gigantesco sapone di marsiglia con cui ci lavava. Quando sento quell’odore mi torna in mente quella spensieratezza, quella follia». (Alessandro Trocino, Corriere della Sera 11/9/2008, pagina 13)
L’europarlamentare Mario Borghezio riuscì a essere perfino più volgare: «La spaventosa mattanza cui ha dato luogo a Erba un delinquente spacciatore marocchino ci prospetta quello che sarà, molte altre volte, uno scenario a cui dobbiamo abituarci. Al di là dell’’effetto indulto”, che qui come in altri casi dà la libertà a chi certo non la merita, vi è e resta in tutta la sua spaventosa pericolosità una situazione determinata da modi di agire e di reagire spazialmente lontani dalla nostra cultura e dalla nostra civiltà». (Gian Antonio Stella, Corriere della Sera10/10/2008)
Nella legislatura 1999-2004 (nell’Europarlamento) il leghista Mario Borghezio viaggiava sopra l’80 per cento (di presenze). (Emiliano Fittipaldi Marco Lillo, L’espresso 20/11/2008)
c’erano altri duecento chili oggi celebri in Italia, l’onorevole Mario Borghezio, quello che disinfetta i sedili su cui si sono poggiati culi non ariani e non pallidi; quello che è profondamente convinto che l’Europa intera sia un enorme covo di pedofili e di "culattoni" - dice proprio così - uniti in complotto contro la purezza della razza padana. (Luca Fontana, Diario 31 ottobre-13 novembre 2008)
Caso particolare quello dell’europarlamentare della Lega Mario Borghezio, scortato dal 2005, quando fu pestato da un gruppo di no-global sul treno da Torino a Milano. (Alberto Custodero, la Repubblica 19/2).
Wilders ha invece visitato Roma: a riceverlo c’era l’europarlamentare leghista Mario Borghezio. (Diario, 2 aprile 2009)
Ieri, credendo di fare chi sa che cosa, qualcuno ha appeso un fantoccio di Borghezio a testa in giù davanti alla sede della Lega di Torino, in via Poggio. Cartello scritto in vernice nera: «Borghezio… piazza Loreto c’è ancora posto». (Giorgio Dell’Arti, Gazzetta dello Sport 25/04/2009)
Bandiere. Quando [Alessandra Mussolini] si presentò al Parlamento europeo e avvolse Borghezio con la bandiera italiana. «Lui aveva attaccato il presidente della Repubblica. Non poteva farlo. In quel momento rappresentava l’Italia». (Claudio Sabelli Fioretti intervista Alessandra Mussolini, Se ci fosse ancora lui, Aliberti editore, 2009, 123 pagine, 12 euro)
Definitiva è invece la condanna di Mario Borghezio a 2 mesi e 20 giorni per l’incendio aggravato da «finalità di discriminazione» delle baracche di alcuni immigrati, da parte delle ronde da lui capitanate. (Peter Gomez, L’Espresso, 21 maggio 2009)
[Sandy Cane] Mario Borghezio i neri li chiama negri e non ne parla benissimo...
«Si figuri che a me infastidisce esser chiamata donna di colore. Io sono italo-afro-americana».
Quindi come la mettiamo con Borghezio?
«Magari è stato male interpretato».
Veramente non lascia molti spazi di interpretazione...
«Ognuno è libero di pensare ciò che vuole. Comunque lo chiamerò e ne parleremo».
L’hanno definita la Obama italiana.
(Paola Setti, Il Giornale 10/06/2009)
Mario Borghezio, tra le sue innumerevoli trovate, auspicò nello stesso periodo la nascita di una Chiesa del Nord che permettesse ai padani di «non frequentare la Chiesa di Roma». (Renato Pezzini, il Messaggero 30/7/2009)
il tradizionalismo infuocato e vandean-lefebvriano di Borghezio, che giusto ieri ha inaugurato un presepio al pianoterra del Parlamento Europeo, con processione finale per Bruxelles. (Filippo Ceccarelli, la Repubblica 9/12/2009)
[Cota] l’altro leader locale di peso è Borghezio. «Ma sotto molti aspetti Mario è diverso da come lo raffigurano. Ad esempio è un uomo colto. Abbiamo un buon rapporto. Lui rappresenta certe istanze. La sintesi però è sempre toccata a me: prima come commissario, poi come segretario, guido la Lega in Piemonte dal ”99». (Aldo Cazzullo, Corriere della Sera 19/12/2009)
Il torinese Mario Borghezio ha tuonato che Garibaldi «è solo una montatura. Mica per altro piaceva tanto a Craxi. Era solo un esaltato innalzato dalla retorica nazionalista. Ma non valeva un’unghia di Emanuele Filiberto». (Sergio Rizzo-Gian Antonio Stella, Corriere della Sera 17/04/2010)