Leonardo Maisano, Il Sole-24 Ore 21/4/2010;, 21 aprile 2010
LA PARTITA DI SAMANTHA, SARAH E MIRIAM
Samantha Gwendoline Sheffield prima figlia di sir Reginald ottavo baronetto e discendente di re Carlo II, svezzata nella tenuta di Nomanby Hall del visconte di Astor, secondo marito della di lei mamma, Annabel, si lamenta del suo Dave. Disordinato in casa, un disastro in cucina, chiacchierone. Però leale. «Non mi ha mai fatto sentire sola ». SamCam, ovvero Samantha Cameron, 39 anni, è la mossa segreta di David, leader conservatore e aspirante premier, anche se tanti nobili lombi renderanno periglioso il compito che le è affidato: scremare dal volto glabro del premier in waiting l’aura upper- upper class che
gli aliena i voti del ceto medio. Sorrisi, battute, anche un tatuaggio e il sospetto inconfessato di un voto al Labour in età giovanile, dovrebbero stemperare l’aria blasé dell’uomo alla testa del partito che i sondaggi dicono destinato a raccogliere più consensi il 6 maggio. Un’aria che lo zavorra e che, fino ad ora, è la vera ragione di un volo non ancora spiccato.
SamCam riuscirà ad essere l’arma letale per annichilire quell’handicap? Di certo, Sarah Brown, 46, continua ad esserlo per il premier. Pr di professione, partner di Julia Hobsbawm, figlia dello storico comunista Eric Hobsbawm, laureata in psicologia, solida middle class, Sarah è il più seguito consigliere di Gordon. Molto più di lord Mandelson, il principe delle tenebre laburiste, o delle batterie di spin doctor che affollano Downing Street. «My man, my hero», come ebbe a dire al congresso laburista levando a un pugile stanco le braccia al cielo. lei che ridà consistenza all’integrità di un premier accusato di cederea violente intemperanze nei corridoi di Downing Street con collaboratori e personale di servizio. E Sarah continua la tessitura di un consenso in rapida dissoluzione illustrando le qualità nascoste del marito ad almeno un milione di utenti Twitter. Se li coccola, Sarah, sperando di consolidare uno zoccolo di voti essenziale per sopravvivere.
Duello sulle rive del Tamigi, dunque. E tale sembra destinato a restare per la garbata defezione di madam Clegg, anzi l’avvocato Miriam Gonzalez Durantez, 42 anni, appena emersa sul proscenio della politica inglese, ma già pronta a farsi da parte. Tengo famiglia, dice. «Non chiamatemi moglie-politica, davvero non lo sopporto. Ho sposato un uomo, non un ruolo. E oltretutto non posso concedermi il lusso di andare in giro a fare campagna elettorale in modo sistematico. Devo occuparmi di tre figli e di una carriera impegnativa, ma è ovvio che sostengo Nick». Non lo voterà,però. cittadina spagnola ed è l’unica delle tre che mantiene il proprio nome da ragazza nella vita e nello studio legale Dla-Piper, dove i senior hanno redditi rotondi. Per questo, suggeriscono i rumor , pare sia lei la maggior fonte di sostentamento per il biondo capo LibDem e i loro tre figli. Miriam, con quella parlata castigliana, la testa nera, le labbra vermiglio, la passione per il flamenco e il passaporto di un altro regno, è un elemento a favore o contro l’ascesa di Nick?
Proprio quello che Miriam rappresenta è elemento essenziale per cercare di capire che cosa stia succedendo oggi in Gran Bretagna, dopo lo scontro in tv che ha spinto Clegg un’incollatura davanti o un’incollatura dietro, a seconda dei sondaggi, agli altri concorrenti.
Dopo l’effetto catodico l’Inghilterra ha infatti scoperto le mogli. In una rincorsa del modello americano, riveduto e molto corretto, la battaglia elettorale in vista del voto del 6 maggio assume dimensioni presidenziali. Downing Street,un po’ più vicina alla Casa Bianca. Non solo per quella facile vulgata che tende ad associare Nick Clegga Barack Obama, per l’emersione improvvisa su una scena politica che si credeva consolidata, ma per il ruolo emergente delle signore. «Non c’è spazio oggi ha notato lo scrittore Robert Harris ben introdotto nei circoli Labour - per figure come Audrey Callaghan (moglie di Jim, ultimo leader laburista prima della stagione thatcheriana,
ndr) che nessuno aveva mai visto ». Dennis Thatcher ebbe un’esposizione figlia della curiosità per il primo principe consorte di Downing Street; Norma Major detestava le comparsata al fianco del marito John e le limitò al massimo; Cherie Blair fu un’altra cosa. Presenzialista, attiva, interventista. Fin troppo: «Non fu, bisogna ammetterlo, un grande assett - ha aggiunto Harris- alla carriera di Tony Blair».
Sarah Brown sì, anche perché lo ha scelto come professione. Umanizzare una figura controversa, istintivamente poco
appealing come Gordon Brown
è missione che ha svolto e continua a svolgere con impegno, dedizione e successo. SamCam nonostante la gravidanza appena annunciata di una terza creatura (dopo la scomparsa del primogenito Ivan per un grave handicap), nonostante la posizione di direttore creativo di Smythson ( le celeberrime agende), secondo Harris, non terra fede alle attese. « simpatica e brillante, ma non sarà un punto di forza per Cameron. Parla in modo diretto e rischia di andare un po’ in là , un po’ sopra le righe». La sua naturale eleganza piace, ma potrebbe rinforzare, invece di edulcorare, la gabbia di classe che imprigiona Cameron. Per questo la professionista dell’immagine Sarah Brown, sembra destinata a prevalere, nel gioco delle mogli, sulla dilettante SamCam.
Come fra i mariti, quella fra le due aspiranti prossime first ladies è una partita giocata con le regole non scritte della politica britannica. Miriam Gonzalez è un’altra cosa. Di inglese non ha niente, né il look, né l’accento e meno che mai il certificato di nascita. Né sta al gioco del teatrino elettorale fatto di viaggi, strette di mano, sorrisi e compiacenti battute con lo sguardo estasiato perso negli occhi del marito. Per questo il giudizio su di lei sarà il vero termometro della voglia di cambiamento che alberga nel cuore degli inglesi. Sono pronti a mettersi nelle mani del mezzo olandese Nick Clegg, capace di parlare cinque lingue e di muoversi nelle vie della continentale Bruxelles; marito di una donna che il tè ha cominciato a berlo di recente e Bruxelles- dove i due si conobbero - la conosce meglio di Londra?
I sondaggi dicono che il sostegno verso Nick Clegg è montante. Miriam è l’incognita,potrebbe dare la spallata per moltiplicare il consenso, potrebbe spegnere quest’improvvisa fiammata. A lei basta non essere scambiata per una first lady qualunque. «Se proprio volete scrivere qualcosa- ha avvertito i media - dite pure, se lo credete, che sono una persona intelligente e, perché no, magari anche sexy».