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 2010  aprile 21 Mercoledì calendario

ADDIO MISTER TRATTO PEN

Quando nel 1968 Marco Del Corno, scomparso ieri a Milano, fondò Design Group Italia, confermò la sua natura eclettica e lungimirante, capace di uscire dall’ambito della propria formazione per guardarsi attorno a tutto campo. Nato nel 1924, diplomato all’Accademia di Belle Arti di Brera e dunque grafico per inclinazione e attività, «aveva però capito - informa Edgardo Angelini, membro del team che oggi regge le sorti dello studio - che il mondo del progetto s’allargava ormai a settori sempre più numerosi e diversi».
A partire dagli Anni 50 l’Industrial Design è diventato il segno forte dell’attività di tanti architetti milanesi che danno forma ai prodotti del Boom, dagli elettrodomestici alle auto, dai prodotti tecnologici minimi ai massimi. Sono le aziende a chiedere che le tecniche di cui dispongono vengano applicate a oggetti da mettere sul mercato, e il disegno industriale risponde alla domanda. E al disegno industriale Del Corno, nonostante l’origine brerina, non esita a dedicare la parte più importante del suo neonato gruppo. Spiega Angelini: «Tratto Pen, destinato a diventare uno dei prodotti di design più longevi del mondo - è in produzione da 35 anni, ne sono stati venduti più di 500 milioni di esemplari - nasce da una richiesta di Fila, che ne sarà il produttore. Fila faceva pennarelli, i pennarelli si fanno col feltro, che funge da filtro dell’inchiostro. L’azienda disponeva della tecnologia necessaria a produrre uno strumento di scrittura a filtro che però non lasciasse sulla carta un tratto pesante, ma leggero, corsivo, come una biro, una matita».
Del Corno studia la forma, il «design» che dovrà avere questo nuovo strumento di scrittura. Nel 1974 il prototipo è pronto, nel 1975, battezzato Tratto Pen, viene messo sul mercato, nel 1979 riceverà il Compasso d’oro, il riconoscimento che premia i migliori prodotti di design italiano (un altro lavoro di Del Corno, un interruttore industriale prodotto da Abb Sace, verrà premiato nel 1981).
Tratto Pen ha quella caratteristica di «necessità» che è il segno dei prodotti tanto riusciti da sembrare sempre esistiti (come si faceva a farne a meno?, ci si domanda). «Molto bello per chi disegna - osserva Kim Raggi, architetto e storico dell’architettura e del design -. Sottile come una matita, maneggevole come la penna a sfera, da cacciare in tasca senza timore di ritrovarsi con una macchia d’inchiostro denso, come succedeva con le biro» (l’inchiostro di Tratto Pen, indelebile, non sbava, ndr). Insomma, l’oggetto di cui tutti avevano bisogno».
La pulizia assoluta della linea, l’essenziale maneggevolezza hanno contribuito senz’altro, crede Edgardo Angelini, alla durata dell’oggetto. «Ha anticipato il minimalismo, è nato spoglio, senza connotazioni temporali. E così è invecchiato restando giovane».
Seppure non celebre come Tratto Pen, un altro oggetto progettato da Design Group Italia sotto la direzione di Marco Del Corno ha segnato l’esistenza quotidiana di milioni di persone: il telefono a tasti Sirio, il primo del genere, progettato per la Sip. Attivo sul lavoro fino al 2000, Del Corno s’era progressivamente ritirato dall’attività in studio concentrandosi su quella di «attivista» dell’Adi, l’associazione del design industriale cui aveva aderito fin dalla fondazione nel 1956. Risale agli Anni 80 il suo ultimo progetto, un dispenser di medicinali per l’asma disegnato per la Chiesi Farmaceutici.