varie, 20 aprile 2010
Antonio Cammisa, 78 anni. Pensionato di Ururi in provincia di Campobasso, «lucido, tranquillo, pacato», alle spalle la morte della moglie e dei due figli (uno per malattia, l’altro in un incidente stradale) qualche settimana fa aveva accolto nella sua casa due rumene: Maria Magdalena Stoic, 32 anni e Alina Tinu, 26 (di quest’ultima s’era invaghito e pare avesse intenzione di sposarla)
Antonio Cammisa, 78 anni. Pensionato di Ururi in provincia di Campobasso, «lucido, tranquillo, pacato», alle spalle la morte della moglie e dei due figli (uno per malattia, l’altro in un incidente stradale) qualche settimana fa aveva accolto nella sua casa due rumene: Maria Magdalena Stoic, 32 anni e Alina Tinu, 26 (di quest’ultima s’era invaghito e pare avesse intenzione di sposarla). L’altra sera i tre andarono in un bar dove il vecchio ordinò un caffè e le donne si scolarono diversi bicchieri di whiskey, tanto che a un certo punto, del tutto ubriache, presero a spogliarsi e a fare gesti osceni davanti a tutti. Quando tornarono a casa il Cammisa notò che dalla sua pensione mancavano dei soldi, subito se la prese con le rumene e allora quelle, afferrati un coltello da cucina e un paio di forbici, gli ficcarono le lame più volte nel corpo, quindi corsero in strada gridando «due uomini incappucciati hanno ammazzato Antonio». Nottata di sabato 17 aprile in una casa in via Media a Ururi, 2.800 anime in provincia di Campobasso.