Giampiero Maracchi, Il Messaggero 18/4/2010, 18 aprile 2010
L’ERUZIONE DEL VULCANO ISLANDESE PU AVERE DEGLI EFFETTI ANCHE SUL CLIMA?
Difficile dirlo ora. Quello che sappiamo è che in passato ci sono state eruzioni vulcaniche simili che hanno prodotto sul lungo periodo effetti sul clima. Al momento però non possiamo sapere se questa volta ci saranno conseguenze. Troppo presto per dirlo. Per sapere qualcosa sugli effetti, infatti, potranno essere necessari diversi anni. Quindi dovrà passare più tempo prima di registrare cambiamenti così profondi. In ogni caso, se ci saranno effetti sul clima, considerando anche quello che è avvenuto in passato con le eruzioni di vulcani nelle Filippine e in Indonesia, tendenzialmente possiamo aspettarci una diminuzione della radiazione solare. Sarà importante anche capire qual è la grandezza della massa di polveri emessa dal vulcano islandese nell’atmosfera. Questo significa che, se si verificherà qualche cambiamento, registreremo un generale raffreddamento del nostro Pianeta, a cui non possiamo al momento dare né una valenza positiva e né negativa, cioè non possiamo sapere se sarà un bene o un male per la Terra. Adesso l’importante è seguire e studiare gli spostamenti di questa nuvola di cenere che continua a muoversi. A differenza di quanto detto in questi giorni, credo che la pioggia non servirà a diradarla. Ormai la nube si estende fino a 12 chilometri di quota e la pioggia potrebbe avere solo uno scarso effetto su di essa. Quello che conta e su cui dovremmo concentrare la nostra attenzione è la grande circolazione atmosferica, così come sui venti in quota che vanno da ovest a est. Sono convinto che la nube di cenere alla fine andrà a spostarsi verso la Russia e la Siberia.
Climatologo dell’Istituto di Biometeorologia del Consiglio nazionale del ricerche