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 2010  aprile 18 Domenica calendario

QUANTO DURER E COME SI EVOLVER L’ERUZIONE DEL VULCANO IN ISLANDA?

Non c’è alcun modo per sapere quanto durerà l’eruzione del vulcano islandese sul ghiacciaio di Eyjafjallajkull. La Terra è un sistema molto complesso e di conseguenza i suoi processi sono imprevedibili e probabilmente lo saranno per sempre. Ma mentre non possiamo sapere quanto ancora durerà l’eruzione possiamo ipotizzare che l’immissione di cenere non durerà ancora per molto tempo. Tutto dipende dalla quantità di ghiaccio, e quindi di acqua, che il magma continuerà a incontrare nel suo cammino. E’ infatti proprio questa interazione del magma con l’acqua a rendere l’eruzione esplosiva e, quindi, capace di produrre così tante polveri. Una volta però esaurita l’acqua, l’eruzione non dovrebbe più produrre cenere. Ad ogni modo stiamo continuando a monitorare la situazione e siamo pronti a registrare eventuali variazioni che possano indicarci come potrà evolvere l’eruzione. Adesso a preoccuparci è una lieve attività sismica a 15 chilometri di distanza dal vulcano attualmente in eruzione. Proprio dove sono state registrate queste piccole scosse si trova un altro vulcano, il Katla, anch’esso vicino al ghiacciaio. Per questo è possibile che un’eventuale eruzione del Katla possa provocare le stesse immissioni di cenere di quello attualmente in eruzione. E’ però importante tenere presente che si trattano di segnali di preavviso che al momento possono solo farci fare delle ipotesi e non creare falsi allarmi. E’ infatti impossibile riuscire a prevedere come e quando un vulcano erutterà. Per il momento non possiamo far altro che raccogliere, studiare e analizzare i dati a nostra disposizione, compresi quelli meteorologici, per capire come si stanno distribuendo le polveri emesse dal vulcano islandese. In futuro, per evitare che un’eruzione vulcanica come questa mandi in tilt mezza Europa, sono d’accordo con quanto affermato dal capo del Dipartimento della Protezione Civile, Guido Bertolaso, secondo cui occorre una migliore organizzazione in Europa capace di affrontare problematiche come queste. Non possiamo di certo cambiare la Natura, ma possiamo adattarci a essa e alle sue manifestazioni.
Presidente dell’Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia