Carla Bardelli, Vanity Fair, n 15, 21 aprile 2010, 21 aprile 2010
[Pàl Sarkozy, padre di Nicolas] Dall’infanzia dorata in Ungheria, agli orrori della guerra («I bolscevichi hanno persino minacciato di tagliarmi i testicoli» scrive in un passo del libro [Tant de Vie, autobriografia]
[Pàl Sarkozy, padre di Nicolas] Dall’infanzia dorata in Ungheria, agli orrori della guerra («I bolscevichi hanno persino minacciato di tagliarmi i testicoli» scrive in un passo del libro [Tant de Vie, autobriografia]. «Per fortuna non hanno mantenuto la promessa, altrimenti non ci sarebbero stati Sarkozy in Francia») fino al suo arrivo a Parigi. Riformato dalla Legione Straniera, dove si era arruolato per sfuggire all’Armata rossa, sbarcò in città vestito di stracci, unica ricchezza 30 sigarette in tasca, passando la prima notte (il 2 novembre del 1948) accovacciato all’ingresso della stazione della metropolitana, a battere i denti per il freddo e la fame.