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 2010  aprile 18 Domenica calendario

TROPPI FIGLI "ILLEGALI". PECHINO STERILIZZA MIGLIAIA DI GENITORI

In Cina sono state sterilizzate quasi 10.000 persone che non hanno rispettato la politica del figlio unico. accaduto nel sud, nella provincia di Guangdong. A rivelarlo è il quotidiano in lingua inglese Global Times. La campagna è cominciata il 7 aprile nella città-contea di Puning, dove vivono 2,2 milioni di persone, durerà venti giorni e finora ha interessato 9.559 cittadini considerati tra i ”maggiori evasori” delle disposizioni governative in materia di pianificazione familiare. Secondo un anonimo impiegato dell’Ufficio popolazione e famiglia di Puning, si tratta di una pratica comune. Ufficialmente non vi sono state né smentite né conferme.
Ad aggravare il quadro però è un reportage del Nanfang Countryside Daily, quotidiano famoso nel paese per gli articoli-denuncia non graditi a Pechino. L’inchiesta racconta di 1.377 persone arrestate a Puning perché non si sono sottoposte all’intervento di chirurgia
per la sterilizzazione. Secondo la testata, la pressione delle autorità di Pechino è talmente forte che se le coppie si rifiutano vengono detenuti i loro familiari. Esemplari le storie raccolte: Huang Rufeng e la moglie, che hanno tre femmine, si sono visti arrivare l’ordine di recarsi nelle strutture sanitarie. Dopo il loro no, il padre di lui è stato arrestato. Più o meno quello che è capito a Zhang Lizhao, che ha due maschi, al quale è stato fermato il fratello: sua moglie si è subito fatta operare nella speranza che venga liberato.
Il reportage parla anche di medici obbligati a lavorare quasi ventiquattro ore al giorno senza sosta: quello del villaggio di Daba, si legge, è stato costretto a un turno cominciato alle 8 del mattino e finito alle 4, all’alba del giorno dopo.
L’iniziativa nella contea di Puning vuole essere da esempio per l’intera provincia di Guangdong, uno dei motori trainanti dell’economia cinese: nel 2009 ha segnato una crescita economica del 9,5 per cento,
la più alta in assoluto della Cina. Ma il problema è la sua popolazione, che conta più di 110 milioni di abitanti.
Il territorio di Guangdong ospita due metropoli come Guangzhou (Canton) e Shenzhen, rispettivamente terza e quarta città del paese dopo Pechino e Shanghai. Il resto della
regione però è agricolo e in campagna le autorità consentono alle coppie di avere un secondo figlio, se il primo è una femmina. Ma molti infrangono la legge.
La Cina, il paese più popolato del mondo con oltre 1,3 miliardi di abitanti, tenta in ogni modo di fare pressione sulle
coppie: negando il certificato di residenza e l’assistenza scolastica e sanitaria ai figli ”illegali”, non dando alle famiglie i permessi burocratici per costruire una casa o avviare un’attività. Tutto questo non sembra sufficiente e Pechino è passata alla sterilizzazione forzata.
La ”politica del figlio unico”, cominciata negli anni Settanta, si è rivelata uno dei più clamorosi auto-gol della Cina. Il paese, oggi, si ritrova con un divario incolmabile tra maschi e femmine, che è persino peggiorato nel 2009: soltanto 100 donne ogni 119 uomini. E non è il solo dato negativo. Secondo i dati dell’Istituto centrale di statistica di Pechino, l’anno scorso si sono verificate 16,15 milioni di nascite, con un tasso di crescita del 12,13 per cento. L’incremento è stato del 5,05 per cento e la popolazione è arrivata a quota 1,334 miliardi di persone, con un aumento di 6,72 milioni rispetto al 2008. Di questo passo la Cina potrebbe avere nel 2025, tra soli quindici anni, 1,4 miliardi di abitanti.