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 2010  aprile 18 Domenica calendario

LETTERE – LA STORIA DELLA CASALINGA DI VOGHERA

L’articolo di Francesco Cevasco «La casalinga di Voghera una cinquantenne d’assalto» ( Corriere, 11 aprile) crea alcuni equivoci attribuendomi la scoperta di una lettera della casalinga di Voghera negli archivi di Repubblica. Al contrario sono stato proprio io a sostenere che la casalinga fu lanciata mediaticamente da Beniamino Placido: con una falsa lettera, da lui stesso scritta e pubblicata su Repubblica nell’85, dove l’immaginaria «donna di casa» vogherese lamentava l’incomprensibilità del linguaggio nei tg a proposito della politica (e in particolare di tale Bruno Vespa). Niente di strano: Placido ha usato un normale escamotage, un travestimento letterario, preso da categorie sociologiche, per parlare di un argomento che gli stava a cuore in modo più efficace. Poi Alberto Arbasino ci ha marciato sopra. Dunque io non ho trovato nessuna lettera di nessuna casalinga di Voghera nell’archivio di
Repubblica e tantomeno sostenuto che ci sia. La lettera, ripeto, secondo me è evidentemente un’invenzione di Placido, un espediente retorico. Non sono quindi un «giovane giornalista» in cerca di improbabili documenti. Sono un giornalista quarantenne che si è semplicemente limitato a recuperare il vecchio pezzo di Placido e a formulare un’ipotesi di buon senso: appunto che sua era la paternità della casalinga a livello di tormentone giornalistico. Tutto qui. Lo stesso Arbasino, da me interpellato, non ha potuto o voluto produrre alcuno scritto sulla casalinga anteriore all’85 e ha poi quindi riconosciuto in vari articoli la paternità di Placido. Spero di avere contribuito a fare chiarezza su un tema che spesso è oggetto di confusione al punto che, come riporta Wikipedia, qualcuno ha addirittura assimilato la genesi della casalinga alla fama delle prostitute che esercitavano nelle case di Mazza Dorino a Voghera.
Antonio Armano
antonioarmano@fastwebnet.it
Gentile Antonio, non s’arrabbi: anch’io ho sostenuto che la lettera se l’è inventata Beniamino Placido e che a lui viene attribuito il copyright de «La casalinga di Voghera». E poi mi scusi se l’ho definita «giovane», sarà che io sono anziano e che tutto è relativo... (f.c.)