Lettere a Sergio Romano, Corriere della Sera 18/04/2010, 18 aprile 2010
LETTERE – LE DUE VERSIONI
Caro Romano, solo una piccola precisazione circa il ruolo svolto da Giacomo Paulucci a Madrid dopo l’8 settembre ( Corriere, 26 marzo). A metà degli anni Ottanta ero primo segretario a Berna con l’ambasciatore Ranieri Paulucci di Calboli, suo figlio. Da appassionato di storia gli posi il quesito sullo scenario della dichiarazione di guerra alla Germania. Mi disse che fu il consigliere, marchese Laterza, a procedere alla consegna della dichiarazione al suo omologo. Siccome l’Italia del Regno del Sud, militarmente occupata, non aveva titolo per procedere in tal senso, si dovette ricorrere a un sotterfugio. Laterza chiese un appuntamento al collega germanico e quando questi si avvicinò per salutarlo, appena sceso dall’auto, Laterza gli mise subito la dichiarazione tra le mani! Il consigliere tedesco, data un’occhiata, disse di non poterla ricevere, ma Laterza, convenientemente preparato, replicò che comunque la notificazione era stata eseguita, risalì rapido in auto e via!
Gianni Marocco
golfanara@yahoo.it
Secondo un’altra versione Paulucci di Calboli avrebbe cercato di presentare la dichiarazione di guerra personalmente. Non sarebbe stato ricevuto né dall’ambasciatore di Germania a Madrid né dal suo consigliere. E avrebbe lasciato la Nota all’usciere dell’Ambasciata. Mi chiedo se non vi siano stati due tentativi e se le due versioni non siano quindi altrettanto vere.
Sergio Romano