Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2010  aprile 17 Sabato calendario

GOLDMAN SACHS, FOGLIO DEL LUNEDì


«Mesi fa, Gretchen Morgenson e Louise Story, del New York Times, avevano svelato la pratica con cui Goldman Sachs prima creava e vendeva prodotti finanziari basati sui mutui, poi scommetteva sul fatto che quegli investimenti avrebbero fallito. Non era chiaro se, per quanto deprecabile, questo comportamento potesse essere considerato una truffa. La Securities and Exchange Commission ha deciso che è proprio una truffa, e venerdì ha accusato Goldman di frode civile. Invitiamo tutti a tenere d’occhio questo caso. Se gestito correttamente, potrebbe finalmente dare una risposta alla questione decisiva di questa crisi: se siano stati anche dei comportamenti illeciti’ e non solo sfrenata ingordigia, incompetenza e regole deboli – a provocare il collasso della finanza mondiale». [1]
«L’indagine della Sec ai danni di Goldman Sachs ha completamente rovinato una settimana che le Borse mondiali si apprestava ad archiviare con il segno positivo. La notizia, arrivata a ridosso della chiusura dei listini europei, ha azzoppato i titoli del colosso guidato da Lloyd Blankfein (-12%), causato importanti perdite al settore bancario (-2,7% nel Vecchio Continente) e tinto di rosso la seduta borsistica su entrambe le sponde dell’Atlantico». Milano ha perso il -2,26%, Parigi e Francoforte l’1,94%. Londra l’1,39% e Wall Street l’1%. [7]
Al centro di questa vicenda un’emissione garantita da mutui subprime, chiamata Abacus 2007-AC1, venduta da Goldman Sachs all’inizio del 2007. «Secondo l’accusa la banca guidata da Lloyd Blankfein avrebbe venduto a investitori istituzionali questo prodotto finanziario sostenendo che i mutui sottostanti erano stati selezionati dal gruppo Aca Management, una società indipendente attiva nel settore immobiliare, senza rivelare il ruolo avuto nella vicenda dal gruppo Paulson & Co., un hedge fund guidato da John Paulson che aveva un interesse di segno contrario nell’operazione, in quanto aveva investito allo scoperto negli stessi mutui». [12] «La storia di quelle operazioni era conosciuta e dibattuta da tempo: si diceva che la banca dopo aver venduto pacchetti di mutui ai suoi clienti andava sul mercato per giocare al ribasso su quegli stessi titoli. Goldman ha sempre respinto con indignazione le accuse emerse sul mercato e sulla stampa, persino un paio di settimane fa in un’incomprensibile lettera agli azionisti». [15]
«Il prodotto era nuovo e complesso – ha dichiarato il direttore della vigilanza Sec, Robert Khuzami – ma l´inganno e il conflitto d´interesse sono antichi e semplici». [14]
Tutto ha inizio da John A. Paulson, che non è indagato «perché, a differenza di Goldman, il manager dell’hedge fund Paulson e Co. non ha mentito agli investitori». [3]
Siamo agli inizi del 2007. «Desideroso di scommettere in maniera più efficace contro i mutui subprime, John A. Paulson era andato a consultare tutte le maggiori banche d’affari, in cerca di un modo nuovo per guadagnare dai prestiti immobiliari. Lui era sicuro che avrebbero fatto default. Pochi istituti hanno accettato di aiutarlo. Uno era Deutsche Bank. L’altro Godlman Sachs». [3]
«Dopo avere analizzato i mutui più rischiosi concessi su case in Arizona, California, Florida e Nevada, dove il mercato immobiliare si era troppo gonfiato, Paulson andò da Goldman per parlare di come avrebbe potuto scommettere contro quei prestiti. Il finanziere si concentrò su mutui a tassi variabili concessi a creditori rischiosi, e ne uscì con un centinaio di bond su quei mutui, che considerava i più vulnerabili. Quindi Paulson chiese a Goldman di mettere assieme quei mutui in un unico portafoglio». [3]. «Paulson aveva selezionato attentamente i titoli ai quali le agenzie di rating avevano dato un giudizio positivo nonostante la loro elevata rischiosità». [17]
Seguendo le indicazioni di Paulson, Goldman ha creato Abacus. Quindi lo ha proposto agli investitori, che vi hanno collocato 10,9 miliardi di euro. Le operazioni su cui si è concentrata l’attenzione della Sec sono 25. «Molte di queste operazioni sono state gestite da un giovanissimo vicepresidente della Goldman Sachs, il francese Fabrice Tourre, anche lui incriminato dalla Sec.» [12] «Tourre avrebbe messo insieme l’operazione, facendo credere ad Aca che Paulson avesse investito 200 milioni nella Abacus 2007-AC1, e avesse quindi gli stessi interessi, mentre in realtà i suoi ”erano in netto contrasto” in quanto puntava sul calo degli stessi collaterali». [8]
’The fabulous Fab”. «Così si autodefinisce in una e-mail Fabrice Tourre, il vice president di Goldman Sachs accusato di frode insieme alla banca d’affari dalla Sec. ”Il favoloso Fab”, l’uomo che ieri ha scosso Wall Street, è un francese di 31 anni, laureato all’cole Centrale de Paris, una grande école d’ingegneria, dove impara i segreti della matematica finanziaria poi affinati con un Master (in Operations Research) all’Università di Stanford, che completa nel giugno del 2001. A luglio, poco più che ventenne, Tourre è già a New York, a lavorare nei prodotti strutturati di Goldman Sachs». […] In un messaggio di posta elettronica a un amico del gennaio 2007, Tourre scrive: ”Sempre più leverage (debito, ndr) nel sistema. L’intero edificio potrebbe crollare ormai in qualsiasi momento... Unico sopravvissuto potenziale, il favoloso Fab... in piedi al centro di tutte queste transazioni esotiche, complesse, a fortissima leva, che ha creato senza necessariamente comprendere tutte le implicazioni di queste mostruosità!!!”». [10]
«Paulson comprava i credit default swap necessari ad assicurarsi contro il default dei vari prodotti finanziari contenuti in Abacus, e lo stesso faceva Goldman Sachs. Dopo cinque mesi dal debutto – siamo all’ottobre del 2007 – l’87% dei titoli sottostanti ad Abacus aveva subito un taglio di rating, il 17% era stato messo in credit watch negativo. Il 29 gennaio del 2008, a nemmeno un anno dalla sua entrata nel mercato, il 99% di Abacus era stato tagliato. Gli investitori che sono cascati nella trappola hanno perso 1 miliardo». [17]
«Nel 2007 il fondo di Paulson ha fatto 15 miliardi di dollari scommettendo il mercato immobiliare. Personalmente il finanziere ha incassato 3,2 miliardi. Oggi, con 32 miliardi di dollari in asset, l’hedge fund di Paulson è uno dei più grandi del mondo. Prima del 2007, il Paulson e Co. era famoso per il suo ruolo nelle fusioni e negli arbitraggi. Adesso investe molto sull’oro». [5] La Cnbc ha citato una fonte anonima secondo cui sarebbe stato Paolo Pellegrini, l’italiano ex braccio destro di Paulson che si è messo in proprio da oltre un anno creando l’hedge fund SPQR, ad avere informato la Sec. [8]
Ma la vera protagonista è Goldman Sachs. Federico Rampini: «Partendo da Goldman le autorità americane hanno centrato l´obiettivo più pregiato, il simbolo più forte. Una fortezza che sembrava onnipotente, inespugnabile». [14] Goldman è «la banca più sofisticata, premiata, considerata del mondo. molto difficile diventare capo economista della Casa Bianca o ministro del Tesoro Usa, senza aver nel proprio curriculum un passaggio in Goldman. GS è Wall Street. Lehman può anche fallire, a Goldman non succederà mai». [13]
«Nell’ultimo periodo Goldman Sachs era passata indenne attraverso una incredibile sequenza di scandali. stata accusata di conflitti d´interessi durante tutti i sussulti del collasso dei mercati: tra i più importanti c´è la «partita di giro» che ha portato nelle casse di Goldman dei fondi pubblici di Washington destinati al salvataggio del colosso assicurativo Aig (una bancarotta costata fin qui 180 miliardi di dollari al contribuente). C´è lo scandalo dei superbonus: all´uscita dalla grande recessione il suo presidente si è concesso 9 milioni di gratifica, in un´America che per colpa dei banchieri ha visto salire al 10% la sua disoccupazione. Perfino nella crisi della Grecia c´è lo zampino di Goldman, è questa banca che ha aiutato i governi di Atene a nascondere l´entità dei suoi deficit alla Commissione europea, con spericolate operazioni di finanza creativa». [14]
«Peraltro la Goldman ha chiuso il "triennio terribile" della crisi finanziaria 2007-2009 con dei risultati di bilancio molto migliori della media, perché aveva preso posizioni speculative al ribasso, al contrario di quel che suggeriva ai clienti. [14] «In un anno la banca ha recuperato il 50 per cento in Borsa: è stata la prima delle grandi banche Usa che ha chiesto, preteso, di restituire i fondi pubblici che le erano stati elargiti nel momento più acuto della crisi. Sin da subito non li aveva granché graditi, in fondo poteva farne a meno e soprattutto non voleva che nessuno mettesse bocca sulle sue strategie». [13]
« la più grave incriminazione decisa dalla Sec dall´inizio della crisi » [14]. «Per ora la causa ha natura civile, ma i danni possibili che Goldman potrebbe essere chiamata a rimborsare sono stimati in oltre un miliardo di dollari, senza contare le multe possibili». [15] «La prima banca d’affari al mondo avrebbe alimentato con una frode la paralisi del credito più drammatica del dopoguerra: 40 milioni di disoccupati in più nel mondo sono lì a ricordarlo. […] Questo scandalo può segnare la fine di Goldman Sachs come banca indipendente e, a ruota, anche quella di un modo di fare affari». [11]
Khuzami ha detto ai giornalisti che la Sec sta cercando di capire se anche altre banche hanno fatto quello di cui è accusata Goldman Sachs. «Il quesito centrale è legato all’eventualità che la Sec denunci altre banche per emissioni di derivati e che il caso Abacus sia solo il primo di una lunga serie». [8]
«Se la Sec avesse ragione questo sarebbe lo spartiacque che cambierebbe la storia della crisi finanziaria. Fino ad oggi i banchieri hanno detto che la crisi era qualcosa di incontrollabile un ”atto divino”, un cataclisma imprevedibile sul quale non avevano controllo. Questo ha permesso loro di scrollarsi di dosso la responsabilità, anche se sono stati salvati con soldi pubblici e di dormire tranquillamente dopo avere incassato i loro enormi bonus. Goldman non è la sola banca ad avere venduto prodotti basati sui mutui per poi scommetterci contro. Sospettiamo che, dopo questo venerdì, anche altri, a Wall Street, avranno sonni meno tranquilli». [1]
«La banca di Wall Street ha reagito immediatamente e con grande durezza, definendo le accuse del ramo investigativo della Sec ”completamente infondate sia sul piano giuridico che su quello della ricostruzione dei fatti”. Khuzami viene, insomma, sospettato di aver trasformato fatti noti da tempo e fin qui apparsi privi di rilevanza penale in un crimine. E di averlo fatto per un motivo politico, visto che la riforma Obama dei controlli dei mercati finanziari è tuttora bloccata al Congresso soprattutto per la tenace opposizione delle lobby finanziarie». [12]
L’avvio delle indagini segna l´avvio del vero processo ai profittatori della crisi. «La cannonata sparata dalla Sec ha spaventato i mercati di tutto il mondo perché intuiscono che può essere l´inizio di un´offensiva generale. L´oggetto della frode illustrato nell´inchiesta della Sec è solo uno dei 25 titoli simili che Goldman aveva confezionato. Inoltre anche altre banche fecero operazioni simili. Perciò ieri sono crollati in Borsa i titoli di Morgan Stanely, Citigroup, e di grandi istituti europei». [14]
«L’amministrazione Obama era stata accusata di aver rinunciato a perseguire i responsabili del disastro finanziario che ha fatto precipitare l’America e il mondo nella più spaventosa recessione degli ultimi 80 anni: un presidente che abbaia alla luna accusando Wall Street mentre salva le banche coi soldi dei contribuenti. Comincia a emergere una realtà diversa: non solo quei salvataggi si stanno rivelando assai meno onerosi del previsto, ma cominciano ad arrivare a destinazione anche le indagini delle istituzioni di controllo del sistema». [12]
«La proposta di Paul Volcker e della Casa Bianca di impedire alle banche di investire in proprio se lavorano per i clienti, ne emerge più forte che mai. Ma se Goldman tramontasse come istituto indipendente, nella sua categoria resterebbe solo Morgan Stanley. Le grandi banche d’affari erano cinque nel 2008, sono rimaste due nel 2009 e forse una nel 2010. E se c’è una lezione da questa storia, è che gli oligopoli creano grandi rendite per chi li controlla. Per tutti gli altri, sono solo un danno». [11]

ELENCO
[1] New York Times, 17/04/2010
[2] Zachary A. Goldfarb, Washington Post, 17/04/2010
[3] Gretchen Morgenson e Louise Story, New York Times, 17/04/2010
[4] David Wessel, Wall Street Journal, 17/04/2010
[5] Scott Paterson e Gregory Zuckerman, Wall Street Journal, 17/04/2010
[6] Katherine Greene, Wall Street Journal, 17/04/2010
[7] Marco Frojo, Finanza e Mercati, 17/04/2010
[8] Andrea Fiano, Milano Finanza, 17/04/2010
[9] Stefania Tamburello, Corriere della Sera, 17/04/2010
[10 ] Giuliana Ferraino, Corriere della Sera, 17/04/2010
[11] Federico Fubini, Corriere della Sera, 17/04/2010
[12] Massimo Gaggi, Corriere della Sera, 17/04/2010
[13] Nicola Porro, Il Giornale, 17/04/2010
[14] Federico Rampini, La Repubblica, 17/04/2010
[15] Mario Platero, Il Sole 24 Ore, 17/04/2010
[16] Vittorio Da Rold, Il Sole 24 Ore, 17/04/2010
[17] Pietro Saccò, Avvenire, 17/04/2010