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 2010  aprile 17 Sabato calendario

IL MONDO FA I CONTI CON 600 VULCANI IN ATTIVIT

Quale sarà il prossimo? E quando potrebbe accadere? Domande a cui nessuno può rispondere perché l’e­ruzione di un vulcano dipende da una serie di fattori collegati al movi­mento della crosta terrestre che «maturano» nel lungo periodo. An­che forti terremoti come quelli ac­caduti di recente ad Haiti e in Cile possono a loro volta innescare rea­zioni a catena con altri terremoti ed eruzioni che però potrebbero ri­chiedere anni. per questa ragione che gli scien­ziati considerano «attivi» i vulcani che hanno eruttato almeno una vol­ta negli ultimi 10mila anni: se ne contano circa 1.500, mentre sono circa 600 quelli che hanno eruttato negli ultimi seimila anni (il periodo comunemente conosciuto come storia).
In ogni istante dato, in genere, erut­tano nel mondo tra i 10 e i 20 vulca­ni, più raramente si è arrivati a pun­te di 50 vulcani contemporanea­mente. Ad esempio, l’ultimo bollet­tino settimanale dello Smithsonian Institute registrava tra il 7 e il 13 a­prile eruzioni in corso in 18 vulcani, tra cui anche l’Etna. Proprio l’Etna è considerato il secondo vulcano più attivo al mondo, preceduto dal Ki­lauea (Hawaii) e seguito dal Piton de la Fournaise sull’isola di La Réunion.
Europa. In Europa i vulcani in atti­vità sono concentrati tra Islanda, I­talia e Grecia. L’Islanda in particola­re è considerata il paradiso dei vul­canologi, essendo il suo territorio formatosi proprio su una serie di vulcani alla congiunzione tra le plac­che tettoniche americana ed euroa­siatica. Su un territorio pari a quel­lo dell’intera Italia settentrionale ci sono qualcosa come 31 vulcani in attività. In Italia, oltre all’Etna, sono sotto osservazione Vesuvio e Isole Eolie ( Vulcano, Stromboli e Lipari), mentre la Grecia ne ha quattro.
Asia. Un caso tutto particolare è quello dell’Indonesia, dove c’è una concentrazione enorme di vulcani: dal 1900 ad oggi sono stati ben 63 ad eruttare. Il più famoso di tutti è co­munque Tambora, la cui eruzione del 1815 fu una delle più devastanti della storia e fu ritenuta responsabile di conseguenze climatiche che por­tarono a definire il 1816 l’«anno sen­za estate». Nell’Oceano Pacifico ci sono altri importanti vulcani in Pa­pua Nuova Guinea (7), Filippine (3), Vanuatu (3), Isole Tonga (1) e le Hawaii, dove oltre al già citato Ki­lauea c’è quello di Mauna Loa.
Kamchatka. La penisola della Kam­chatka, nell’estremo oriente russo a poca distanza dal Giappone, è uno dei luoghi di massima attività vul­canica al mondo: lo Smithsonian In­stitute ne elenca ben 109 posiziona­ti su una striscia lunga 700 chilome- tri: 30 di loro hanno registrato eru­zioni in anni recenti. La Kamchatka è anche la regione con la più alta fre­quenza di grandi eruzioni esplosi­ve.
Oceano Indiano. Qui troviamo il già citato Piton de la Fournaise, che dal 1640 ha fatto registrare oltre 150 e­ruzioni. Nella regione è sotto osser­vazione anche il Karthala, nelle Iso­le Comore.
Alaska. Anche in questa regione c’è un’importante concentrazione di vulcani, ma sono nove quelli mag­giormente sotto osservazione. Nel­l’aprile 2009 c’è stata una forte eru­zione del Redoubt (3108m slm), la cui esplosione ha sparato ceneri a oltre 20 chilometri di altezza.
America centrale. Qui i vulcani so­no divisi tra quattro Paesi: il più ric­co è senz’altro il Messico, che ne conta ben 14 con eruzioni recenti. Il più famoso è il Popocatepetl, il cui cratere è a oltre 5mila metri di quo­ta e la cui frequenza di eruzioni è im­pressionante. Altri tre vulcani attivi si trovano in Guatemala, altri 5 in Costa Rica, dove l’Arenal sta erut­tando in questi giorni. Ci sono poi i Caraibi, che ospitano molti crateri, ma il più importante è è il Soufriere Hills a Montserrat, la cui prima eru­zione nella storia è iniziata nel 1995 ed è tuttora in corso.
America Meridionale. Le attività vulcaniche sono qui concentrate in Colombia ed Ecuador. Nel primo Paese ci sono 6 vulcani sotto osser­vazione: il Galeras ha avuto una for­te eruzione nel gennaio di quest’an­no che ha fatto seguito a quella del novembre scorso quando furono e­vacuati decine di villaggi nell’area circostante. Nel 2007 si è risvegliato anche il Nevado del Huila dopo 500 anni. In Ecuador ci sono invece tre importanti vulcani in attività, tra cui il Tungurahua, 5023 metri di altitu­dine, con l’ultima forte eruzione e­splosiva registrata giusto un anno fa.