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 2010  aprile 17 Sabato calendario

Bluth Don

• El Paso (Stati Uniti) 13 settembre 1937. Regista, animatore e produttore cinematografico • «Nella grade storia dell’animazione il nome di Don Bluth è scritto a lettere d’oro. Cresciuto alla scuola della Disney, Bluth è stato autore di moltissimi film di successo [...] è senza alcun dubbio uno dei padri del moderno cinema d’animazione, un autore che per primo ha capito le possibilità legate alle nuove tecnologie e ai nuovi media, un artista in grado di raccontare storie senza tempo e di restare sempre al passo con i tempi. Basta ricordare alcuni dei suoi film più famosi, da Brisby e il segreto di Nimh a Fievel sbarca in America, da Alla ricerca della valle incantata a Anastasia, per comprendere quale ruolo abbia giocato nella storia dell’animazione. Ruolo che si è guadagnato entrando a far parte della squadra della Disney: ”Quando ho iniziato non pensavo di diventare una animatore per la Disney, mi sarei accontentato di diventare un disegnatore per i giornali. Ma un amico di famiglia aveva saputo che alla Disney stavano cercando dei disegnatori, mi diede l’indirizzo e il numero di telefono degli Studios e mi spinse a presentare la domanda. Lo feci e tre giorni dopo mi avevano assunto. Circa quattro settimane dopo a noi giovani apprendisti ci mostrarono l’animazione di Pinocchio. Da quel momento mi è scoppiata una passione totale per il cinema d’animazione”. Una passione che ha portato Bluth a mettere le mani su alcuni dei grandi capolavori della Disney: è stato assistente animatore per La bella addormentata nel bosco, quindi animatore per La carica dei 101, Robin Hood, Winnie Pooh e Tigro, Bianca e Bernie, Red & Toby amici nemici, quindi direttore dell’animazione per molti altri film. Ma i tempi erano cambiati la Disney non era più quella di Zio Walt e Bluth decise di mettersi alla prova da solo. Lasciò la major per aprire la Don Bluth Productions, casa di produzione che per prima si contrappose all’egemonia Disney nel mondo dell’animazione cinematografica, spingendo la stessa Disney a rinnovare il proprio mondo e a muoversi ad una velocità diversa nel solco dell’innovazione. ”L’esordio della Don Bluth Productions fu Brisby e il segreto di Nihm, primo moderno esempio di animazione ”adulta’ in cui veniva affrontato un tema forte come le sperimentazioni scientifiche sugli animali. Mi interessava cambiare temi, colpire un pubblico adulto, non solo i bambini”. Era una rivoluzione importante, la maturità dei cartoni animati. A dargli man forte fu Steven Spielberg, che lo chiamò per realizzare Fievel sbarca in America, in cui veniva raccontata l’importanza degli immigrati europei nella costruzione degli Stati Uniti attraverso le avventure di un simpatico topolino russo. Bluth mette a segno da allora moltissimi altri successi, da Alla ricerca della valle incantata a Eddie e la banda del sole luminoso, da Charlie – Anche i cani vanno in paradiso fino al trionfo di Anastasia e all’ingresso nel mondo dei videogiochi con Dragon’s Lair. [...] A Bluth non sono mai piaciute le storie per bambini, non è un amante delle fiabe semplici e ovvie, dell’inevitabile lieto fine: ”I film che presentano tematiche più ”oscure’ sono quelli che mi interessano, offrono la possibilità di avere un impatto sul pubblico, di farlo pensare. Troppi film di oggi sembrano scritti nelle nursery, sottovalutano l’intelligenza del pubblico dell’animazione, che chiede storie più mature”» (Ernesto Assante, ”la Repubblica” 17/4/2010).