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 2010  marzo 30 Martedì calendario

Rino Costantini, 53 anni, e la moglie Elsa Bellato, 46. Genitori di dieci figli, 28 anni la maggiore, 6 la più piccola, vivevano in una villetta immersa nel verde ad Altino (Venezia) dove tutti li conoscevano perché lui, guardiano notturno nelle valli della zona e apicoltore, per qualsiasi sciocchezza - un bicchiere rotto, di un letto mal rifatto, una risposta accesa - era solito bastonare moglie e figli

Rino Costantini, 53 anni, e la moglie Elsa Bellato, 46. Genitori di dieci figli, 28 anni la maggiore, 6 la più piccola, vivevano in una villetta immersa nel verde ad Altino (Venezia) dove tutti li conoscevano perché lui, guardiano notturno nelle valli della zona e apicoltore, per qualsiasi sciocchezza - un bicchiere rotto, di un letto mal rifatto, una risposta accesa - era solito bastonare moglie e figli. Questi ultimi, poi, quando proprio gli girava storto, li spediva in punizione, anche d’inverno, in un casolare diroccato vicino casa, dove la madre, nottetempo, portava loro in gran segreto una ciotola di minestra calda. I vicini sentendo grida e pianti spesso chiamavano i carabinieri, ma i militari ogni volta che arrivavano in quella casa si sentivano dire che non era successo nulla. La Bellato infatti, terrorizzata dal marito, non ce la faceva a ribellarsi e tante volte aveva fermato i figli più grandi che intendevano denunciare il padre. L’altra mattina il Costantini, particolarmente imbestialito perché la figlia maggiore se n’era appena andata di casa, incontrò un vicino e con lui si lamentò dei rampolli che non l’aiutavano nell’orto (sua grande passione) minacciando: «Gliela farò pagare cara». Due ore dopo raggiunse la moglie che armeggiava nello sgabuzzino tra vasetti di miele e confezioni giganti di pasta e le chiese dove fosse un certo attrezzo per le api. Lei gli rispose che non lo sapeva, allora lui tirò fuori la sua Beretta 7.65 e le sparò un colpo nella nuca. Quindi si puntò l’arma alla tempia e fece fuoco. A trovare i due in un lago di sangue, lei riversa su un mobile tra i vasetti di miele, lui in terra con la pistola poggiata su una gamba, furono i loro figli più piccoli di 6, 8 e 10 anni, appena rientrati da scuola. Verso le 16.30 di giovedì 15 aprile in una villetta in via San Eliodoro 43 ad Altino, Venezia.