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 2010  aprile 15 Giovedì calendario

FRAMMENTO DEI FRAMMENTI CHE RISPONDONO ALLA VOCE "BOSELLI

MARIO"

•2004
La cena elettorale di Gianfranco Fini s’è svolta giovedì scorso (25 marzo) al GillyCube, locale trendy di Milano. Novecentonovanta ospiti paganti, cinquecento euro a coperto. Vicino al vicepremier sedevano direttori di giornali e vertici istituzionali. Tutt’intorno, tavoli addobbati in bianco, rosso e verde occupati da vip di tutti i tipi: Ornella Vanoni, Emanuela Folliero, Flavio Briatore, Renato Pozzetto, Jocelyn, Fiona Swarovsky, il presidente della Camera della moda Mario Boselli, ecc.
Barbara Jerkov, la Repubblica 26/3/2004

La missione italiana, spiega Mario Boselli, presidente della Camera nazionale della moda, sarà quella di vestire "i nuovi ricchi nei nuovi Paesi che si affacciano sulla scena internazionale".
Monica Camozzi, ”CorrierEconomia” 28/6/2004; Maria Silvia Sacchi, ”CorrierEconomia” 5/7/2004

•2006
A Milano, si dice, le ragazze sottopeso non sfilano più da almeno cinque anni: gli stilisti non le chiedono e le agenzie non le propongono. Mario Boselli, presidente della Camera nazionale della moda: «La formuletta è inutile e noi non siamo in cerca di pubblicità. In Spagna, come a Roma, hanno voluto creare un caso perché si parlasse delle loro sfilate ”minori”: chi non conquista spazio sui giornali per il valore delle creazioni cerca scorciatoie per avere visibilità». [8]
[8] Federica Cavadini 18/11/2006

•2007
«Dispiace dirlo ma l’invidia è una gran brutta bestia. La nostra qualità resta la migliore, i nostri marchi i più apprezzati, il nostro bilancio il più attivo. Nuovi stilisti? Non si inventano, ma con l’aiuto del Comune abbiamo aiutato a mettere in piedi dieci nuove giovani imprese di moda. Andarsene da Milano? Molti vorrebbero venirci» (così su Anna Wintour, direttore di Vogue America, severa contro «l’immobilismo della Camera della Moda», ndr)
Gian Luigi Paracchini, Corriere della Sera 23/2/2007

Ma non è dello stesso avviso Mario Boselli, presidente della Camera nazionale della moda, che sposa la posizione di Amnesty International e Cgil [sulla campagna pubblicitaria D & G in cui un ragazzo a torso nudo tiene inchiodata una donna a terra per i polsi, mentre lei cerca di divincolarsi sotto lo sguardo impassibile di altri uomini, ndr]: «Dolce & Gabbana non stanno facendo il bene della moda italiana né della società civile». Secondo Boselli, anzi, proprio atteggiamenti come quelli dei due stilisti sarebbero alla base del recente attacco del New York Times di fare una «moda da prostitute». Aggiunge: «Mi sono sempre dispiaciuto quando qualcuno non era associato alla Camera, ma in questo caso sono contento che loro non lo siano. Queste sono mosse fatte al solo scopo di far parlare di sé. Purtroppo siamo in una società in cui Kate Moss, dopo tutto ciò che è successo, è stata nominata indossatrice dell’anno e ha aumentato i suoi cachet».
Maria Silvia Serra - Elvira Sacchi, Corriere della Sera 3/2/2007

il ”protocollo antianoressia” firmato nel dicembre 2006 dal Ministero per le Politiche giovanili e lo Sport col placet del presidente della Camera della moda italiana Mario Boselli e quello di Alta Roma, Stefano Dominella,
Claudio Bacchiddu, Il Foglio 21/4/2007

•2009
«Tanto improvvisamente è arrivata [LA CRISI, NDR] , tanto improvvisamente potrebbe allontanarsi - dice Mario Boselli, presidente della Camera della moda’. C’è stato un elemento di irrazionalità nella reazione delle aziende e dei consumatori alle notizie finanziarie, forse favorita dall’eco mediatica chehannoavutoi crolli di Borsa i fallimenti bancari.Un elemento che ha penalizzato la prossima tornata di sfilate, che da cinque
giorni si è ridotta a quattro anche per la defezione, all’ultimo momento, di marchi importanti. Lo stesso effetto,ma di segno contrario, potremmo vederlo per le sfilate della donna in programma a febbraio: mi aspetto che l’ondata di ottimismo faccia rispettare ai marchi i loro piani, senza paura».
Giulia Crivelli, Il Sole 24 Ore, 6/1/2009

[LUIGI ROTH] per anni ha fatto il chierichetto insieme a Mario Boselli
Marco Alfieri, ”Il Sole-24 Ore” 30/7/2009

«Hanno il calendario da luglio, potevano pensarci prima. I ragazzi sono molto creativi, anche nel fare caos» commenta Mario Boselli, presidente della Camera della moda, artefice del calendario [SU DOLCE & GABBANA CHE per rispetto della festività ebraica tanto cara ai grandi compratori americani hanno deciso di slittare di un giorno incuranti delle sovrapposizioni con una veterana del made in Italy come Krizia, ndr]
Antonella Matarrese, Panorama 17/9/2009

«Il problema della moda italiana è quello della successione: i nostri stilisti sono grandi, ma anche di età», ha detto Mario Boselli, presidente della Camera della moda, in vista del Milan Fashion week (23-30 settembre).
[12] Antonella Matarrese, Panorama 17/9/2009

Mario Boselli, presidente della Camera della moda, più sconcertato che indignato, più arrabbiato che of­feso: «Il mondo ci invidia perché sia­mo ancora numero uno nella moda. Per questo i giornali inglesi e america­ni, ciclicamente, sferrano colpi bas­si » (quando il Finan­cial Times scrisse: «L’influenza di Silvio Ber­lusconi si è sentita nel mondo della moda. Non si sa se consciamente o no, l’estate di sesso (scandalo) del pri­mo ministro italiano è filtrato nell’im­maginazione degli stilisti e da lì sulle passerelle», ndr]
Paola Pollo, Corriere della sera 29/09/2009

Giorgio Armani «è un caso unico, perché non esiste un al­tro che sia così grande come sti­lista e come imprenditore», ri­flette Mario Boselli, presidente della Camera nazionale della Moda. In Italia, continua, «ab­biamo grandi stilisti e grandi imprenditori ma solo Armani riunisce in sé entrambe le figu­re. Napolitano stia tranquillo: gli stilisti non si metteranno in fila per avere altrettanto» [su Giorgio Armani senatore a vita, ndr]
Daniela Monti, Corriere della Sera 14/10/2009

[...] Sono gli Amici del giovedì e gli Amici del venerdì. I primi - presidente Giuseppe Diana - si riuniscono a scadenza bisettimanale, ora alla Società del Giardino dopo un lungo periodo al Savini. Impossibile accertare se, come annota qualcuno degli attuali soci, Silvio Berlusconi fosse fra i fondatori, assieme a Giuseppe Prisco e Mario Talamona. Dai sei o sette degli inizi, comunque, i soci oggi sono una quarantina. Fra loro banchieri come Corrado Passera e Pietro Gori, docenti come Enrico De Mita, avvocati come Enzo Paladino, industriali come Giordano Zucchi, Federico Falck, Mario Boselli, Gaetano Marzotto e Giuseppe Stefanel.
Enrici Mannucci, Sette 11/3/2010

il 2 marzo, la Camera nazionale della moda e i grandi nomi – compresi quelli cha alla Camera non sono iscritti, come Giorgio Armani, ma sono pronti a dare il loro contributo – si sono seduti intorno a un tavolo e hanno ammesso che un’esperienza drammatica come quella appena trascorsa non si può più ripetere. «Il clima era molto positivo – commenta Boselli – poche recriminazioni perché sull’analisi eravamo d’accordo e molte proposte per il futuro» [Dopo che Anna Wintour aveva chiesto di concentrare in tre giorni le sfilate della settimana della moda milanese, ndr]
Giusi Ferré, CorrierEconomia 8/3/2010