Emanuele Costanti, Il Riformista 13/4/2010, 13 aprile 2010
SABATO VA IN PIAZZA IL POPOLO "E". PI FORTE DELLA SINISTRA RADICALE
Il fondatore, Gino Strada, ci ha pensato da subito. Ieri pomeriggio la notizia è diventata ufficiale: l’appuntamento per la manifestazione nazionale ”Io sto con Emergency” è fissato per sabato 17 aprile in piazza Navona, Roma. Lo ha annunciato ieri il responsabile comunicazione, Maso Notarianni: «L’associazione dà appuntamento a tutto il suo popolo sabato prossimo». Il popolo di Gino, quello di Emergency, appunto. Che corrisponde a una vera e propria rete organizzata e agguerrita in tutto il territorio nazionale. Pronta a scattare ogni qual volta che ce n’è bisogno. Più e meglio di un qualsiasi partito o movimento della sinistra radicale che fu.
Anzi, Emergency è, di fatto, l’ultimo vero ”partito” di quell’area ancora in piedi. Nel 2002 fu grazie a quel popolo che nacque l’iniziativa ”Fuori l’Italia dalla guerra” (in Iraq), facendo da volano all’intero mondo pacifista. In quegli anni, Gino Strada scese in campo al fianco dell’allora leader della Cgil Sergio Cofferati e dei girotondi. Sponsorizzò, senza esporsi troppo, la candidatura di Milly Moratti, moglie di Massimo, a sindaco di Milano. Ancora nel 2007 si parlò di una sua candidatura alle primarie dell’Unione. E Strada fu all’opposizione persino del governo Prodi, sulla guerra in Afghanistan. Oggi il partito di Emergency torna in campo, ma per difendere se stesso. «Io sto con Emergency-Liberi subito» è lo slogan che gira su Internet, a partire dai due house organ, www.emergency.it e www.peacereporter.net, quotidiano online sulle guerre lontane. Tantissimi anche i commenti lasciati sulla pagina amici su Facebook di Emergency, che conta ben 90.162 fan.
Né si sono fatti attendere gli attestati di solidarietà degli amici illustri: tra i primi a esporsi con le loro firme in calce all’appello ”Io sto con Emergency” (quasi centomila in un giorno) il regista Gabriele Salvatores, lo scrittore Claudio Magris, i giornalisti Gad Lerner ed Enrico Mentana, gli showman Fabio Fazio (amico personale di Strada di lunga data e spesso suo ospite) e Serena Dandini, l’attrice Lella Costa, ma anche personaggi come Maurizio Costanzo e Marco Travaglio. Per non dire della solidarietà immediata e calorosa scattata in tutto l’arco della sinistra, istituzionale e non, dalla sinistra radicale oggi fuori dal Parlamento (Rifondazione, Sinistra e Libertà, i Verdi), a pezzi importanti del Pd (Rosy Bindi, Vannino Chiti, Piero Fassino) e dell’Idv (che sabato sarà in piazza, annuncia Di Pietro), più Cgil e Arci, e fino a Beppe Grillo.
Il diluvio di solidarietà attiva non deve stupire. Emergency, fondata nel 1994 dal medico Gino Strada (un lontano passato nel Movimento studentesco), che oggi ne è direttore, e dalla moglie, Teresa Sarti, scomparsa nel 2009, che ne è stata la presidente (dalla sua morte lo è la giovane figlia Cecilia), è molto di più di una semplice ong. una vera forza politica, culturale e sociale, oltre che un’associazione umanitaria che, dal ”94 al 2008, ha assistito 3,5 milioni di pazienti vittime di guerra. E che è capace di mobilitarne migliaia in Italia. Per la pace, contro la guerra. Ce ne erano 6500, a fine settembre 2009, al Mandela Forum di Firenze, all’ottavo incontro dei volontari dell’Ong fatto nel nome di Teresa Strada. Assistiti da ospiti illustri che andavano da Patti Smith a Fiorella Mannoia, da Piero Pelù a Jovanotti, quell’evento decretò il boom di Emergency, a 15 anni dalla nascita. Con oltre quattromila volontari, 200 i gruppi solo sul territorio italiano, un’assemblea di 72 soci che governa l’ong dalla prestigiosa sede centrale, quella di via Bagutta a Milano, i tesserati di Emergency sono attivissimi. La tessera costa 30 euro (20 per gli studenti), dà diritto a varie agevolazioni (sconti in librerie, teatri, negozi), ed è una sorta di status symbol. Proprio come le magliette, le borse e le spillette con la famosa ”E” maiuscola, studiata alla stregua di un fortunato brand. Ogni gruppo territoriale di Emergency (iperattivi quelli toscani) promuove incontri sui temi della pace e della solidarietà, cura interventi nelle scuole, è presente a concerti, spettacoli, mostre con banchetti informativi, organizza raccolte fondi e lancia iniziative.
Lo scorso 18 febbraio è partita la nuova campagna tesseramento di Emergency (’Io ripudio la guerra”) con uno spot che vede una bomba trasformarsi in una grande E rossa accompagnata da uno slogan secco (’La mia idea di pace”) che viene recitato da diversi vip: Elio e le storie tese, Jovanotti, Ligabue, Mannoia. L’ultimo bilancio approvato disponibile, quello del 2007, è stato di 23.261.986 euro (il primo, nel 1994, era stato di 435.977 euro). Sono i privati a sostenere maggiormente l’organizzazione, con l’86% delle donazioni, mentre meno del 20% di queste proviene da enti pubblici. Imponenti anche i proventi che arrivano con il 5xmille: nel 2006 (I edizione) 147.37 persone hanno devoluto il loro 5xmille dell’Irpef 2006 (relativa ai redditi del 2005) ad Emergency per la cifra di 4.531.132 euro. Nel 2008 Emergency era già diventata la prima onlus per numero di scelte dei contribuenti che, in base alla dichiarazione dei redditi relativa al 2007, erano già 262.461, con un importo totale di ben 9,1 milioni di euro.