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 2010  aprile 14 Mercoledì calendario

FRAMMENTO DEI FRAMMENTI CHE RISPONDONO ALLA VOCE "BOZANO

Lorenzo"

2007
• Omicidio. Il capo della mobile di Genova, Mimmo Nicoliello, riuscì a inchiodare Lorenzo Bozano, l’assassino di Milena Sutter, 13 anni sparita alle 5 del pomeriggio del 6 maggio 1971 (strangolata e infine gettata in mare) soprattutto grazie a un’attenta perquisizione: i suoi agenti trovarono un foglietto, scritto da Bozano, il «biondino della spider rossa», di tre sole parole: «Seppellire, murare, affondare». In sostanza, il progetto del rapimento di Milena e la decisione di ucciderla subito dopo. Fu una lotta senza quartiere. La squadra mobile doveva misurarsi con un giovane scaltro e crudele, pubblicista a tempo perso e direttore di una rivista per sub, il «Marcatalogo». Bozano aveva usato, per appesantire il corpo, le cinture con i piombi dei subacquei. Due elementi, dello stesso tipo, furono ritrovati nel suo garage. Non fu facile, incastrarlo. In primo grado fu assolto per insufficienza di prove. Allora, la polizia scientifica aveva scoperto, sui sedili della spider rossa, una traccia organica. Di Milena, quasi sicuramente. Quell’indizio servì a confezionargli l’ergastolo del secondo grado. Altro che Dna. luminol e quant’altro.
Fonte: Massimo Numa, La Stampa 31/8/2007

• Polizia. Arrigo Molinari, C’era anche lui nella squadra mobile che catturò Lorenzo Bozano, assassino della povera Milena Sutter.
Fonte: Sch. N. 108981