Paola De Carolis, Corriere della Sera 13/04/2010, 13 aprile 2010
GERMAINE GREER: TRA ME E FELLINI UNA PASSIONE INTENSA
Germaine Greer ha visto il film Nine sul volo da Londra a Sydney. Non lo ha guardato tutto, non ci è riuscita, le è bastata qualche scena. Che noioso quel Daniel Day-Lewis che va a letto senza neanche togliersi i pantaloni. Il «suo» Fellini non era così. Ecco, quindi, un tuffo in ricordi distanti e il racconto di una passione intensa seppur breve tra il cineasta e la scrittrice femminista. Era il 1975, all’autrice dell’Eunuco femmina era stata offerta una parte in Casanova. «Il ruolo non mi interessava, ma nel giorno più caldo dell’anno decisi lo stesso di imboccare l’Autostrada del Sole per raggiungere la troupe a Cinecittà. Quando arrivai il vestito leggero che indossavo sul corpo nudo mi stava appiccicato addosso. Fellini continuava a guardarmi, come se stesse valutando il mio viso, stringeva gli occhi». Il giorno dopo le si presentò a sorpresa a Montanare di Cortona. «Una grande Mercedes blu comparve in cima alla strada sassosa e ripida di casa mia, Fellini scese e pacatamente liquidò l’autista dicendogli di tornare la mattina dopo». Si era portato un pigiama di seta marrone con bordo bianco. Parlarono per ore di lavoro presente e passato. Fellini mostrò il copione di Casanova a Greer, le chiese un parere che lei non lesinò. Da mangiare si preparò un risotto bianco con un’unica foglia di basilico. Dopo la cena il letto, ma non senza sensi di colpa: Fellini telefonò varie volte alla moglie Giulietta Masina.
Paola De Carolis