Lettere a Sergio Romano, Corriere della Sera 13/04/2010, 13 aprile 2010
LETTERE – CORSIA PRIVILEGIATA
Caro Romano, leggendo un articolo mi sono imbattuto nella legge del 24 dicembre 1925 che modificava lo Statuto del 1848. Varata da Mussolini, stabiliva che la dicitura presidente del Consiglio veniva variata in capo del Governo, la carica di capo del Governo poteva essere revocata solo dal Re ed era il capo del Governo a decidere ciò che doveva essere discusso in Parlamento. Non vede attinenza fra quella legge e alcune proposte di riforma che circolano in Italia?
Daniele Iannone
iannone48@msn.com
Nel dibattito costituzionale si discute dei maggiori poteri che dovrebbero essere attribuiti al presidente del Consiglio, ma nessuno, che io sappia, pretende che l’agenda del Parlamento debba essere interamente dettata dal capo del governo. Si vorrebbe invece che i provvedimenti dell’esecutivo disponessero di una corsia privilegiata. Ma questa è una formula che altre democrazie hanno già adottato da tempo. Aggiungo che se il governo chiedesse di più, il Paese avrebbe il diritto di manifestare la sua contrarietà.
Sergio Romano