Marco Gasperetti-Michela Proietti, Corriere della Sera 13/04/2010, 13 aprile 2010
DORMIRE NEI PALAZZI STORICI. I NUOVI RESORT DELL’ESTATE
Il soprannome, «la sfacciata», la dice lunga su questa villa rinascimentale sulle colline di Fiesole. Da qui, circondati dai profumi della campagna toscana, si ammira Firenze dall’alto come non si èmai vista. Se poi si decide di soggiornare ci si sente un po’ l’avatar di Lorenzo de’ Medici, non solo per il contesto storico della dimora cinquecentesca trasformata in un hotel da 45 camere e suite extralusso, ma perché «si troneggia tra un piacere e l’altro con l’aiuto di personal assistant », spiega Simone Giorgi, direttore di «Villa Salviatino», l’ultimo tra i resort nati all’interno di mura storiche.
A Fiesole La villa «Il Salviatino», sulle colline di Firenze. In origine era una casa di campagna medioevale. Qui sopra, la villa oggi. A sinistra l’antica biblioteca Giuseppe De Robertis Critico letterario, nacque a Matera ma fu Firenze la città fulcro del suo impegno intellettuale. Fra il 1914 e il 1916 diventa direttore de «La Voce», succedendo a Prezzolini Ugo Ojetti Scrittore, critico d’arte, giornalista, nacque nel 1891 e acquistò Il Salviatino nel 1914 facendone un luogo d’incontro per pittori, musicisti, intellettuali. Qui è nel giardino della villa Guido Piovene Più giovane degli amici con cui compare nella foto (nacque nel 1907 a Vicenza) è uno dei maggiori scrittori italiani del ”900. Giornalista e inviato, fu fra i talenti scoperti da Ojetti Cinque stelle La biblioteca oggi, dopo il restauro che l’ha in gran parte conservata
La villa appartenuta alla famiglia Salviati (ricordata nella suite Salviati, 350 metri quadrati su più livelli con torre annessa, costo 8 mila euro a notte) è stata abitata anche dallo scrittore ed ex direttore del Corriere Ugo Ojetti e sua moglie Fernanda, che l’hanno trasformata negli anni Trenta in un vivace salotto culturale. Oggi il «Salviatino», non ancora aperto ufficialmente, è già tempestato di prenotazioni per le suite da 4.500 euro a notte e le stanze da 470. Il relax è stato affidato alla Devarana spa, colosso thailandese, mentre il gusto è nelle mani di due ristoranti, Le Serre, che punta alla stella Michelin, e la Terrazza con piatti tipici del territorio. Ma il valore aggiunto è lo «spirito» del luogo. Quella sensazione di rivivere un’atmosfera passata o intravedere il passaggio di un vecchio «ospite».
Come a Recanati, dove proprio nella piazzuola del Sabato del Villaggio, la famiglia del conte Vanni Leopardi ha aperto un bed & breakfast negli stessi ambienti in cui Silvia lavorava al telaio. «Dal palazzo di fronte, Giacomo alzava gli occhi dai libri e osservava la figlia del cocchiere con "la man veloce che percorrea la faticosa tela..."», dice citando Leopardi la pronipote Olimpia, che oggi gestisce con la famiglia questo minuscolo alloggio. Quattro camere con i nomi che ricordano le parti dei telai antichi – Subbio, Spoletta, Navetta e Pettine ”, più un terrazzino con vista sui tetti di Recanati e sulla Riviera del Conero, che viene aperto per un bicchiere di vino al tramonto. Qui non sono di casa né attori, né petrolieri, piuttosto «illustri studiosi leopardiani e molti appassionati di poesia», dice Olimpia.
L’atmosfera artistica, se pur di nicchia, è la marcia in più anche del piccolo bed & breakfast dell’Impruneta, alle porte di Firenze, «Villa di Murray», dimora cinquecentesca acquistata dal pittore e collezionista Charles Fairfax Murray. «Abbiamo avuto come ospite anche il nipote Mr. David Elliott, che ci ha portato il libro sulla vita di nonno Murray», dice Silvia Sgobbi, la proprietaria che gestisce il piccolo gioiello che si raggiunge attraversato un viale di bambù popolato da caprioli. La tradizione «regale» prosegue all’Andana Tenuta la Badiola, resort 5 stelle lusso nel cuore della Maremma: dove prima trascorreva le sue estati al fresco il Granduca di Toscana Leopoldo II di Lorena, oggi soggiorna la regina Rania di Giordania. La «Suite delle Colonne», con il pavimento rivestito di quercia antica trattata a olio, la piscina esterna riscaldata e un vicino eliporto, sono solo alcune delle «eccezionalità» del resort aperto dalla famiglia Moretti e dallo chef Alain Ducasse, che firma i menu dei sei ristoranti. Lo studio Mocchetti, che ha curato il lavoro di recupero, ha firmato anche la rinascita dell’antico palazzo Gattini di Matera, appartenuto sino al 1992 alla più antica famiglia nobiliare materana e ora di proprietà della Exclusive Hotel Collection. Utilizzando materiali locali e inserendo opere d’arte e mobili di design – oltre ad aver creato una Spa di 280 metri quadrati – Mocchetti ha ridato vita al Palazzo dove oggi soggiornano il fotografo dei divi Ron Galella, Ungaro e Francis Ford Coppola.
Per un tuffo nel mare e nel barocco siciliano ci si sposta a Noto, dove da poco è aperto all’interno dello storico Palazzo Nicolaci, il « Seven Rooms Villadorata»: sette camere che evocano la mitologia greca, ricavate nelle stanze del vecchio principe di Villadorata. Qui i balconi dorati si affacciano sulla cattedrale, la chiesa di San Carlo e la Loggia del Mercato. Poi a fine vacanza, una limousine riporta gli ospiti all’aeroporto, ultimo vizio prima del ritorno alla realtà.
Marco Gasperetti
Michela Proietti