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 2010  aprile 10 Sabato calendario

SATELLITE EUROPEO MISURA-GHIACCI

Tutto secondo programma: è decollato il satellite europeo Cryosat-2 dalla base di Baikonour, nel Kazakhstan. Quattro anni e mezzo dopo la partenza di Cryosat-1, il satellite dedicato allo studio dei ghiacci polari e continentali, è la volta del suo simile. Scottato dallo smacco subìto da Rockot, un altro lanciatore russo che si era inabissato in mare nell’ottobre 2005, l’Agenzia spaziale europea ha preferito questa volta affidarsi al vecchio SS 18, un missile intercontinentale riconvertito dall’era sovietica.
D’altra parte non c’erano altre possibilità: con i suoi 720 chilogrammi di peso, Cryosat-2 era troppo leggero per essere messo in orbita dall’Ariane 5. Quanto a Vega, il futuro piccolo lanciatore europeo, non potrà volare che alla fine dell’anno.
Una volta inserito nell’orbita polare a un’altitudine media di 717 chilometri, Cryosat-2 misurerà per la prima volta, con una precisione ineguagliata, le variazioni di spessore della banchisa e delle calotte del Polo Nord e del Polo Sud. Secondo il responsabile scientifico della missione, Duncan Wingham, a partire dal 1999 la diminuzione del ghiaccio artico è diventata realtà; d’altra parte, il suo declino è stato più rapido di quanto previsto dai modelli di studio. Ecco perché è necessario conoscere con precisione il comportamento dei ghiacci.
Questo elemento gioca un ruolo determinante nell’evoluzione del clima globale. A causa del suo biancore, il ghiaccio riflette la luce solare: il suo calo ha come effetto, dunque, quello di aumentare la quantità di calore assorbita dall’atmosfera. La banchisa agisce ugualmente come un isolante, riducendo gli scambi termici tra l’oceano gelato e l’atmosfera. La fusione delle calotte polari, soprattutto in Groenlandia, contribuisce inoltre a far abbassare la salinità e, dunque, la densità delle acque di superficie: ciò potrebbe ripercuotersi sui movimenti marini. Uno studio pubblicato nella rivista americana Geophysical Research Letters ha dimostrato che la Corrente del Golfo non ha registrato alcun rallentamento negli ultimi 15 anni, contrariamente a quanto prevedevano allora i modelli climatici.
D’altro canto, grazie alle misurazioni effettuate dai satelliti Topex/Poseidon e Jason, si sa che l’innalzamento del livello dei mari si è accentuato e che la fusione dei ghiacci polari potrebbe essere in parte responsabile del fenomeno. Eric Perez, direttore dei programmi di osservazione della Terra presso Eads-Astium, il gruppo che ha realizzato il satellite per conto dell’agenzia spaziale, sottolinea che, misurando l’altezza dei ghiacci continentali e lo spessore della banchisa, Cryosat-2 porterà agli scienziati la terza dimensione che manca loro. Misurata dal radar altimetro ad alta risoluzione Siral, concepito da Thales Alenia Space, l’altezza sarà determinata con una precisione compresa fra 1 e 3 centimetri. Tra sei mesi se ne saprà di più. Lo sviluppo di Cryosat-2 è costato 75 milioni di euro: tutti attendono con ansia l’esito del suo lavoro.