Francesca Filippi, Il Messaggero, 12/4/2010, 12 aprile 2010
«SOTTO LE MIE FORBICI BRANDO E KENNEDY. TREMONTI IL PIU’ ESIGENTE»
A dieci anni faceva il «ragazzo spazzola» in un salone da barbiere di Andria, in Puglia, dove è nato, sbirciando fin da allora i segreti del buon Figaro di provincia, con un solo sogno in mente: diventare un grande coiffeur pour hommes.
Oggi è il barbiere non solo della Roma che conta, ma del mondo dei vip nazionali e internazionali, dei grand commis, dei manager, dei ministri, dei politici, degli attori e degli artisti, tutti seduti, nel giro di 45 anni sulle poltroncine del suo salone in via Servio Tullio 26, nel cuore della Capitale umbertina, per assicurarsi il famoso taglio «scalato», che Riccardo Ginestra, classe 1943, come un grande stilista, considera il suo irrinunciabile marchio di fabbrica.
«E’ un classico, non passa mai di moda». Nessuna tentazione al modernismo, nessun cedimento alle creste o alle acconciature estroverse. Le teste che pettina lui sono teste importanti e perciò importante deve essere il taglio dei loro capelli. I più esigenti? Il ministro Giulio Tremonti e il parlamentare Enzo Carra, («chiedono tagli pettinabili e pratici»). Il più generoso? Il principe Ranieri di Monaco («lasciava mance anche di 100mila lire»). I più vanitosi? I giocatori della Roma, Falcao e Batistuta («la loro preoccupazione era dover apparire»). Il più simpatico? Marlon Brando. Il più alla mano? L’Avvocato Agnelli («il suo argomento preferito erano le donne»). Per ogni cliente illustre Ginestra fa affiorare ricordi e aneddoti nella sua bottega a pochi passi dal ministero dell’Economia di via XX Settembre. Testimone della Dolce vita - ha infatti iniziato nel 1960 al Grand Hotel dove per cinque anni sotto le sue forbici sono passati davvero tutti, Henry Kissinger, i fratelli Kennedy, l’Avvocato Agnelli, il principe Khaled dell’Arabia Saudita, Kirk Douglas, Gregory Peck, Tyrone Power, Lisa Minelli, la contessa Consuelo Crespi, Marina Cicogna e Peppino di Capri, lo scià di Persia Reza Pahlevi – Ginestra ha da poco festeggiato 45 anni di carriera. «Mi ha insegnato tutto il parrucchiere per uomo donna Vidal Sassu con negozio a Londra – ricorda nel suo salone, tra alcuni trofei vinti – ed io stesso dal 1985 dirigo una scuola di taglio. Eppure questo mestiere rischia di scomparire. I giovani non vogliono imparare, sono allergici ai sacrifici e alla riservatezza che questo lavoro richiede, insieme ad un look curato e decoroso». Quindi l’appello al sindaco: «Vorrei che tutelasse i mestieri artigiani che rischiano l’estinzione. Alemanno mi conosce, quando era ministro alle Politiche agricole ogni tanto veniva nel mio salone, accompagnato dal Ragioniere di Stato Andrea Monorchio». Oggi, oltre a Tremonti e Carra, tra i suoi fedeli clienti, con i quali guai ad accennare ai fatti di politica ed economia, ci sono il governatore di Bankitalia Mario Draghi («con lui parliamo di mare e montagna»), il conte Rudi Crespi, l’avvocato Giuseppe Manzi, l’ex capo dello Stato Carlo Azeglio Ciampi, l’ex ministro Domenico Siniscalco («da torinese adora Roma e la sua cucina»), il conte Giovanni Volpi e il direttore generale dell’Abi, Giovanni Sabatini.