Lavinia Farnese, Novella 2000, n. 14, 08/04/2010, pp. 46-47, 8 aprile 2010
Sergio Arcuri. «Dopo cena, ci buttiamo sul divano e ci raccontiamo dei nostri amori. Forse perché ci corre nelle vene la gelosia, non ci vanno mai bene
Sergio Arcuri. «Dopo cena, ci buttiamo sul divano e ci raccontiamo dei nostri amori. Forse perché ci corre nelle vene la gelosia, non ci vanno mai bene. L’altro arriccia il naso scettico, trova il difetto, ha sempre da ridire». Scene di casa Arcuri. Dove Sergio convive con una sorella ingombrante, Manuela. *** a teatro in Cronache di un disamore di Ivan Cotroneo. Sul palco è Luca, scrittore. Che ama Maurizio, architetto. Per baciare un uomo «combatto l’imbarazzo così: penso alla mia ex donna, mentre lo faccio. Risultato: mia mamma, in platea, avrà pensato che lo desidero perdutamente, che voglio andarci a letto, anche se mi punge con la barba. Meno male che siamo a teatro e non si può andare oltre. […] Mi sono ispirato a Luca Argentero, che col problema ha dovuto farci i conti più volte, è stato la mia Bibbia». *** «Piaccio agli uomini, sono per la sessualità libera, ma non m’interessa l’articolo. Come non mi attira una donna più grande di me». *** «Il mio legame con Cosima Coppola è finito un anno fa, nel dramma. Forse perché era più piccola di me, e io volevo appunto una famiglia. Non l’ho più vista né sentita». *** «Sono solo. Come mia sorella, del resto. Sulla lavagnetta tra i buoni propositi del 2010 abbiamo: trovare compagnia».