Emily Stefania Coscione, Novella 2000, n. 14, 08/04/2010, p. 31, 8 aprile 2010
Samantha Cameron. Già supermamma di due figli (Nancy, di 6 anni e Arthur di 4; il primo, Ivan, è morto l’anno scorso, all’età di 6 anni, per una grave forma di epilessia), manager di successo della Smythson, griffe specializzata in pelletteria
Samantha Cameron. Già supermamma di due figli (Nancy, di 6 anni e Arthur di 4; il primo, Ivan, è morto l’anno scorso, all’età di 6 anni, per una grave forma di epilessia), manager di successo della Smythson, griffe specializzata in pelletteria. In attesa di un altro figlio a settembre. Troppo perfetta, Sam (come la chiamano gli amici), per non rappresentare una minaccia. E infatti qualcuno ha ”ricordato” presunte ex simpatie laburiste, altri le attribuiscono un caratteraccio lunatico e altri ancora hanno gioito di fronte alle foto, scoperte e pubblicate dal tabloid Daily Mail, che la ritraggono in posa da modella, castamente sexy, ma pur sempre sexy, scattate nel ”96, poco dopo il suo matrimonio con David. […] Nel frattempo, Sam si era già guadagnata la copertina della bibbia modaiola Harper’s Bazaar. E questo, pur essendo bravissima nello spendere pochissimo in vestiti. […] Sempre impeccabile, sempre elegante, ma, soprattutto, quasi sempre non griffata. I leitmotiv del suo stile sono vestitini in viscosa dei grandi magazzini e scarpe Zara da 30 euro, ma è anche abilissima a passare con naturalezza da una mise composta da maglietta a strisce Jigsaw sulla gonnellina svasata Cos a un’altra da 1.600 euro, con abito vintage Alberta Ferretti, scarpe Rupert Sanderson e borsa Smythson. In definitiva, la signora ha stile; la fa arrabbiare solo essere definita ”SamCard”, come ha fatto qualcuno paragonandola a una ”carta di credito” dei Conservatori per promuovere e rivitalizzare il noiosissimo David. «Non mi piace essere usata», ha risposto lei. «Neppure per il bene del mio Paese».